Schede pirata di note piattaforme televisive in tutta Italia. Assolti altri tredici imputati in Salento

Il giudice ha assolto tutti gli imputati, “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato”, accogliendo l’istanza della difesa.

Altre tredici assoluzioni, al termine del processo con rito abbreviato su di un maxi giro di schede “pirata” di Mediaset Premium, Dazn, Sky, Disney Channel, in tutto il Salento. Il giudice Roberta Maggio, nella giornata di oggi, ha assolto tutti gli imputati, “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato”, accogliendo l’istanza della difesa che sosteneva come si trattasse, al massimo, di un illecito amministrativo e non di un reato penale.

Gli imputati rispondevano dell’accusa di ricettazione ed erano originariamente in ventitre, ma nove di essi erano stati già assolti con rito ordinario.

R.T.I. s.p.a. (già Mediaset Premium s.p.a.) si era costituita parte civile, chiedendo un maxi risarcimento.

L’inchiesta della Guardia di finanza di Gallarate ha riguardato 1.900 persone in tutta Italia e si è estesa al Salento attraverso l’analisi dei versamenti ricevuti da un 70enne, un imprenditore in pensione del Nord Italia, riguardanti gli accessi abusivi ad alcune piattaforme televisive, da parte di utenti di Gallipoli, Nardò, Alezio, Poggiardo, Corsano, Caprarica, San Cesario, Surbo, Leverano, Veglie, Trepuzzi e Morciano.

L’inchiesta della Procura di Lecce contestava ai salentini di aver acquistato consapevolmente dall’imprenditore gli abbonamenti Iptv (Internet Protocol TeleVision) pirata. Quest’ultimo rispondeva di violazione della proprietà intellettuale, frode informatica, contraffazione. Dalle indagini è emerso che il 70enne, dal 2017 al 2020, abbia incassato oltre 482mila euro. Gli utenti salentini gli avrebbero versato somme oscillanti tra i 22 ed i 200 euro.

Come detto, tutti gli imputati sono stati assolti al termine del processo.

Il collegio difensivo è composto tra gli altri dagli avvocati: Cosimo D’Agostino, Pompeo Demitri, Fabio Ruberto, Salvatore Donadei, Raffaele Benfatto, Giuseppe Bonsegna, Stefano Zurzolo.