Scippano un’anziana donna, ma la fuga con la borsetta finisce poco dopo. In due nei guai

Hanno scippato un’anziana donna, mentre camminava in via De Dominicis, a Vernole, ma la fuga con la borsetta è terminata poco. A finire nei guai, nel pomeriggio di ieri, sono Cosimo Tommasi e Luigi Farì, arrestati dai carabinieri e processati per direttissima

Pensavano di farla franca dopo aver scippato una donna, nel pieno centro di Vernole, ma la fuga per i due borseggiatori è finita poco dopo quando sono stati acciuffati dai carabinieri della locale stazione, grazie anche al prezioso aiuto di alcuni valenti cittadini. I guai per Cosimo Tommasi, 19enne e Luigi Farì, 20enne sono iniziati nel tardo pomeriggio di ieri quando, con uno strattone, hanno portato via la tracolla della povera malcapitata, che stava tranquillamente passeggiando in via De Dominicis, a pochi passi dal cuore della cittadina.
 
Archiviata la paura e il dispiacere di aver perso i suoi effetti personali, la donna ha lanciato l’allarme. Poco dopo una pattuglia della stazione locale ha raggiunto il luogo indicato e i carabinieri intervenuti hanno immediatamente avviato le ricerche dei due responsabili. Non prima, di aver raccolto la testimonianza della vittima che ha descritto quei momenti concitati e degli ‘spettatori’. È stato anche grazie all’aiuto di alcune persone che hanno assistito alla scena che gli uomini in divisa sono riusciti a individuare e arrestare i malfattori.
 
Prima è toccato a Tommasi. Il ragazzo, infatti, era stato bloccato non lontano dal luogo dello scippo da alcuni presenti che hanno cercato di trattenerlo fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Cercando nelle sue frequentazioni, è stata la volta del complice, Farì rintracciato poco dopo le 19.00 lungo la strada per Vernole, dove era arrivato a bordo di una bicicletta che aveva rubato ad un cittadino bulgaro.
                
I due, responsabili dello scippo che per fortuna non ha causato danni fisici alla malcapitata, sono stati deferiti al Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce,  il dott. Giovanni Gagliotta e processati per direttissima.



In questo articolo: