Operazione “Game Over” su droga, estorsioni ed armi. Arrivano 15 condanne ed un’assoluzione 

Il collegio difensivo potrà presentare ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza.

Si conclude con 15 condanne ed un’assoluzione, il processo con rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo) relativo all’inchiesta “Game Over” su di un presunto sodalizio criminale attivo sul territorio leccese, dedito allo spaccio di droga ed alle estorsioni.

Nella giornata di oggi, il gup Maria Francesca Mariano, presso l’aula bunker di Borgo San Nicola, ha emesso la sentenza nei confronti di 16 imputati ed ha inflitto complessivamente, oltre 160 anni di reclusione.

Le condanne

Il giudice, nello specifico, ha inflitto la pena di 22 anni di reclusione per Carlo Zecca, 34enne (assolto per un capo d’imputazione); 10 anni e 9 mesi per Fabio Briganti, 52enne; 11 anni per Aleandro Capone, 27enne; 14 anni per Francesco Capone, 29enne; 6 anni e 8 mesi per Nicolò Capone, 25enne; 10 anni per Daniele De Vergori, 23enne; 6 anni e 8 mesi per Maurizio Elia, 46enne; 14 anni per Carlo Gaetani, 39enne; 6 anni e 8 mesi per Nicolò Greco, 24enne; 12 anni e 6 mesi per Giuseppe Guido, 33enne; 10 anni per Domenico Persano, 63enne; 12 anni e 2 mesi per Nicola Pinto, 36enne; 6 anni e 8 mesi per Enzo Quaranta, 38enne; 12 anni e 6 mesi per Gianluca Stella, 34enne; 6 anni e 8 mesi per Simone Zimari, 33enne (tutti di Lecce).

Invece, è arrivata l’assoluzione “per non aver commesso il fatto” per Pasquale Briganti, detto Maurizio, 54enne di Lecce (scarcerato nei mesi scorsi), assistito dagli avvocati Antonio Savoia e Ladislao Massari. Anche il pm, in una scorsa udienza, aveva chiesto l’assoluzione.

In una scorsa udienza, si è tenuta la requisitoria del sostituto procuratore Giovanna Cannarile della Direzione Distrettuale Antimafia che ha invocato 15 condanne ed un’assoluzione.

Il collegio difensivo

Gli imputati sono assistiti dagli avvocati: Raffaele Benfatto, Giancarlo Dei Lazzaretti, Luigi Covella, Amilcare Tana, Francesco Vergine, Marco Caiaffa, Stefano Prontera, Paolo Cantelmo, Antonio Savoia, Ladislao Massari, Benedetto Scippa, Angelo Vetrugno, Giuseppe Presicce, Giuseppe De Luca, Pantaleo Cannoletta, Lucia Longo. Il collegio difensivo potrà presentare ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza.

Ricordiamo che l’8 aprile del 2022, si è svolta una vasta operazione della Polizia di Stato che ha eseguito 17 misure di custodia cautelare emesse dal gip Marcello Rizzo su richiesta della Dda.

Le indagini, avviate nell’estate del 2019, hanno riguardato un presunto gruppo criminale ritenuto attivo sul territorio leccese, conosciuto come clan Briganti e facente capo, secondo gli inquirenti, a Pasquale Briganti, detto Maurizio.

Il gruppo si sarebbe occupato direttamente dell’acquisto della droga, prevalentemente in territorio albanese, da immettere sulle piazze di spaccio, cittadine e della provincia ed avrebbe avuto un’ampia disponibilità di armi, anche da guerra.

Sono state contestate, infine, spedizioni punitive e numerose estorsioni, avvenute nei confronti degli ambulanti in occasione delle festività di Sant’Oronzo, di incontri di calcio del Lecce, eventi musicali e sagre, oltre alla gestione dei parcheggi abusivi durante lo svolgimento di spettacoli ed eventi sportivi.



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