Sequestro di una villa all’interno dell’oasi naturale “Le Cesine”. Otto indagati per abusi edilizi

La Procura contesta agli indagati una serie di interventi edilizi non autorizzati, consistiti nella “ristrutturazione e riqualificazione energetica” di un fabbricato destinato a civile abitazione

Posti i sigilli ad una villa all’interno della riserva naturale delle Cesine. Il provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza è stato disposto dal Procuratore Aggiunto Elsa Valeria Mignone e convalidato dal Gip Sergio Tosi.

Il sequestro è stato eseguito dai carabinieri Nucleo tutela e biodiversità di San Cataldo di concerto con i carabinieri forestali.

E nel provvedimento compiano i nominativi di 8 indagati. Tra essi, l’amministratore della società che ha effettuato i lavori, i proprietari dell’immobile, i tecnici progettisti, ed i funzionari comunali.

Rispondono dell’ipotesi di reato di abusi edilizi.

La Procura contesta agli indagati una serie di interventi edilizi non autorizzati, consistiti nella “ristrutturazione e riqualificazione energetica” di un fabbricato destinato a civile abitazione, in località “Strada del pesce” all’interno della riserva naturale delle Cesine. Dunque, in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed idrogeologica. Tali interventi, secondo la Procura, sarebbero stati realizzati, in assenza del permesso di costituire e del nullaosta delle autoritàpreposte al vincolo.

Il sequestro si è ritenuto necessario, come sostiene il gip, per non” compromettere ulteriormente il contesto paesaggistico tutelato, costituito dal bene dell’ecosistema della riserva naturale “Le Cesine”.