Contro il Napoli grande cuori dei giallorossi, i commenti del post gara

Al termine della sfida contro la prima della classe, parlano i tecnici delle due compagini, capitan Di Lorenzo e il centrocampista Lassana Coulibaly.

I giallorossi ci hanno messo impegno, cuore, ci hanno provato fino alla fine, ma nulla hanno potuto contro una difesa impenetrabile, che ha costretto il più delle volte la compagine salentina al passaggio indietro. Forse il pareggio, sarebbe stato anche il risultato più giusto, ma purtroppo è andata in questo modo e recriminare non serve a nulla.

Giampaolo

“La squadra ha fatto la sua onesta partita, con pregi e difetti e non è venuta meno sul piano dell’impegno, cercando di ridurre il gap con l’avversario, poi ci sono dettagli e valori che fanno parte della partita. La formazione è stata la stessa che ha giocato a Bergamo e che si era guadagnato il punto ed era giusto che premiassi questi calciatori. Conosco benissimo pregi e difetti e porteremo a Verona i nostri valori, sappiamo che la gara sarà importantissima. Oggi abbiamo provato a fare l’assalto, ma con il Napoli è difficile ed è stato soppesato tutto, ma è mancato sempre qualcosa. Krstovic ha lamentato un problema all’adduttore, Berisha ha giocato bene così come Helgason”.

Di Lorenzo

“Abbiamo festeggiato perché è stata una vittoria importante, mancano ancore tre partite ed è tutto aperto, adesso siamo in una posizione nella quale dobbiamo rendere conto solo a noi stessi. Affrontavamo una squadra dura in un momento particolare. Ripensando a come è finita lo scorso anno, era impensabile, ma è frutto dei sacrifici fatti dal 15 luglio. Non c’è alcunché che mi spaventi, vedo come lavoriamo e l’importante è metterlo in campo la domenica. Ciò che conta è cosa fare e come volerlo fare. Durante l’anno abbiamo avuto difficoltà e le potremmo avere anche in queste ultime tre gare, ma l’importante è il gruppo unito e questo è merito dell’allenatore. Non ci deve essere pressione, siamo davanti e sappiamo bene cosa ci stiamo giocando, non ci è stato regalato nulla e lo stiamo dimostrando”

Conte

“Quella di oggi è una vittoria importante, ma non la più importante. La temevo tantissimo, abbiamo affrontato una squadra che sta lottando per rimanere in Serie A e con una tragedia alle spalle che abbiamo avvertito tutti e che ha riguardato un ragazzo che conoscevo personalmente. Il Lecce veniva da un pareggio con l’Atalanta e l’abbiamo affrontato con il giusto piglio, nella ripresa l’abbiamo più che altro amministrato e sono tre punti importanti. Le insidie sono tante e noi le affrontiamo, poi, stiamo facendo passare qualcosa di semplice che in realtà non lo è, abbiamo avuto tante emergenze. Da parte mia c’è felicità per avere un gruppo di ragazzi che mi segue, sono sereno perché so di poter contare su tutti. Bisogna essere uniti con giusto entusiasmo e piedi per terra. Chi vince scrive la storia, gli altri la leggono. Questa squadra se non ci fosse tanto lavoro dietro non avrebbe conquistato 77 punti, siamo partiti pareggiando 0-0 con il Modena in Coppa Italia e con la sconfitta contro il Verona alla prima di Campionato. Le sconfitte mi hanno segnato molto di più delle vittorie, mancano tre giornate e non abbiamo fatto nulla. Il mio augurio è che il Lecce si possa salvare, ha un bacino di tifosi importante, c’è sempre grande entusiasmo, forse si è trovato in questa situazione, ma ho visto una squadra viva. La squadra c’è e l’ambiente deve rimanere compatto”.

Coulibaly

“Abbiamo giocato contro una grande squadra e dovevamo dare il meglio di noi, abbiamo creato buone occasioni, soprattutto nella ripresa e con queste ultime due prestazioni possiamo bene sperare per queste ultime tre partite. Per quel che riguarda la nostra situazione siamo consapevoli che bisogna dare di più, oggi non è stato sufficiente, ma bisogna aumentare la prestazione. L’allenatore cerca sempre di scegliere la migliore formazione per affrontare l’avversario, sono sempre al suo servizio e accetto le scelte. In base a quello fatto sul terreno di gioco avremmo meritato un punto, ma questo è il calcio e bisogna continuare a lavorare”.



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