“Intascava” i soldi dei condomini, destinati a forniture e servizi. Condannato l’amministratore

Il giudice ha accolto la richiesta di patteggiamento della pena per Mario Cauzzo, 60 anni di Lecce, accusato di appropriazione indebita aggravata.

Patteggia la pena l’amministratore condominiale accusato di essersi intascato i soldi versati dai condomini. Il gup Edoardo D’Ambrosio ha condannato Mario Cauzzo, 60enne di Lecce, ad 1 anno e 11 mesi. Può comunque beneficiare di sospensione della pena e non menzione della condanna. Il giudice ha accolto la richiesta di patteggiamento, concordata dall’avvocato Cristiano Solinas con il pm Massimiliano Carducci.

Cauzzo rispondeva di approprazione indebita con le aggravanti di avere cagionato alle persone offese un danno patrimoniale di rilevante gravità e di avere commesso il fatto con abuso di relazione d’ufficio. Inizialmente la somma complessiva “intascata” sarebbe stata quantificata in oltre mezzo milione di euro.

Successivamente, su richiesta della difesa, il pm ha riformulato il capo d’imputazione e la cifra è stata ricalcolata in 156.460 mila euro. Cauzzo è stato anche ascoltato dal pm, dopo l’avviso di conclusione delle indagini, chiarendo la propria posizione.

Le indagini sono state condotte dagli uomini della Gdf. I fatti si sarebbero verificati fino al 30 giugno del 2017. Cauzzo nelle vesti di amministratore di vari complessi condominiali a Lecce, Cavallino e Calimera si sarebbe intascato i soldi destinati a forniture e servizi che venivano versati dai condomini. Il denaro veniva ricevuto da Cauzzo sia in contanti che tramite bonifico bancario ed assegni. Non solo, anche con pagamenti elettronici a mezzo pos, installato presso gli uffici della sua società.

In realtà, una parte delle somme di denaro versate dagli ignari condomini finiva nelle sue tasche. Cauzzo, prelevava in contanti circa 156.460 euro per impedirne la tracciabilità e non consegnava agli amministratori subentranti la documentazione amministrativa, così da non rendere possibile la ricostruzione.