Disposto un nuovo dissequestro per i parcometri di Tricase. Il Tribunale del Riesame (Presidente Giuseppe Piccinno) ha annullato l'ordinanza di sequestro preventivo del gip Michele Toriello. Accolto, dunque, il ricorso degli avvocati Luigi Covella e Massimiliano Musio.
Ricordiamo che il 3 maggio scorso, la Procura di Lecce aveva eseguito il sequestro probatorio di tredici parcometri presenti a Tricase. Finirono nel registro degli indagati tre persone, tra cui l'amministratore della Gestam Group srl. che risponde dell'ipotesi di reato di turbativa d’asta; due professionisti (tra cui un commercialista) che si adoperarono al fine di ottenere la certificazioni per la partecipazione al concorso. Entrambi devono difendersi dall'accusa di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e falsità ideologica del privato in atto pubblico.
Successivamente a seguito di ricorso delle persone interessate, il Riesame dispose il dissequestro, in data 14 maggio. La Procura, a seguito di ulteriori accertamenti, chiese il sequestro preventivo dei parcometri. A quel punto, il gip Toriello emise un'apposita ordinanza, impugnata dai difensori della società interessata al sequestro. L'inchiesta penale, coordinata dal sostituto procuratore Emilio Arnesano e condotta dagli uomini della Guardia di Finanza di Tricase, prese il via a seguito dell'esposto della cooperativa Apulia. I suoi rappresentanti ritenevano che la Gestam, pur avendo vinto l’appalto di 2 milioni e 200 mila euro nel 2014, non avrebbe avuto i requisiti in regola .Il bando risale al 10 aprile di quell’anno. Apulia, seconda classificata, ha sempre sostenuto la tesi che vi fossero alcune palesi irregolarità. Soprattutto all'atto dell’iscrizione alla Camera di Commercio, sarebbe stato necessario dimostrare le competenze di "società operatrice nel settore", con almeno la gestione di un parcheggio pubblico a pagamento.
Secondo quanto denunciato dalla cooperativa Apulia, l'iscrizione sarebbe avvenuta soltanto sei giorni dopo la pubblicazione del bando; sarebbe stata specificata la gestione di un solo parcheggio sul tratto di litoranea tra la località del Ciolo e Leuca, che però,sarebbe risultato privato (poiché ad uso di un ristorante) e quindi non a pagamento. Inoltre, sono stati espressi dubbi sulle modalità, con cui la Gestam ottenne il certificato di qualità Uni e Iso 9001-2008, fondamentale per partecipare al concorso. Esso sarebbe stato ottenuto il 16 aprile, (giorno stesso dell’iscrizione). La cooperativa ritiene la "circostanza" sospetta, poiché per ottenere il certificato occorrerebbero almeno sei mesi.
Parallelamente al piano giudiziario, la vicenda si muove su quello amministrativo. La Gestam ha già ottenuto i pareri favorevoli del Tar di Lecce e del Consiglio di Stato, con l’ultima sentenza che risale a marzo. Nell’occasione, infatti, è stato respinto il ricorso della cooperativa Apulia.
