
Il Riesame accoglie, in parte, il ricorso della Procura che chiedeva quattro nuovi arresti e l’aggravamento della misura cautelare per altri tre indagati, dopo il rigetto disposto dal gip Stefano Sala. Parliamo dell’inchiesta che ha coinvolto anche i sindaci di Sanarica, Maglie e Ruffano ed altri indagati, per un presunto sistema di appalti pilotati, in cambio di favori personali, come addobbi floreali, bottiglie di prosecco e voti.
Il Tribunale del Riesame (presidente Carlo Cazzella, a latere Pia Verderosa e Giovanna Piazzalunga), ha accolto l’appello del pm Maria Vallefuoco, che chiedeva il riconoscimento dell’associazione a delinquere per sette indagati, tra cui l’imprenditore di Maglie, Marco Castrignanò, 49enne, che era già in carcere, dopo che il Riesame aveva respinto il ricorso della difesa.
Disposta, sempre ieri, la misura interdittiva del divieto di esercitare l’attività imprenditoriale per 9 mesi per Graziano Castrignanò (fratello di Marco), per Fabio Coluccia, 36 anni di Bagnolo del Salento (il pm aveva chiesto il carcere per entrambi) e per Melissa Corrado, 32enne di Muro Leccese (chiesti i domiciliari).
Invece, è stato rigettato il ricorso della Procura che chiedeva il carcere per Umberto Mangia, 36 anni di Poggiardo e per il funzionario Maurizio Montagna, 59enne di Scorrano, che restano ai domiciliari.
Disposto l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria per 9 mesi per Anna Daniela Manzi, 32enne di Scorrano (chiesti i domiciliari).
Le motivazioni del provvedimento si conosceranno entro i prossimi 45 giorni.
Gli indagati, difesi dagli avvocati Francesco Vergine, Massimo Manfreda, Vincenzo Blandolino, potranno fare ricorso in Cassazione.
In precedenza, era stata “confermata” la misura dei domiciliari per Salvatore Sales, sindaco di Sanarica
Invece, l’ex sindaco di Ruffano, Antonio Rocco Cavallo, ha lasciato il carcere ed è tornato in libertà, dopo l’arresto del 13 marzo. Cavallo si era dimesso dalla carica di “primo cittadino”.
Il Riesame ha rigettato il ricorso per il sindaco di Maglie, Ernesto Toma e per il vice sindaco Marco Sticchi che restano ai domiciliari.
Dopo le richieste di arresto del pm Maria Vallefuoco e gli interrogatori preventivi, in cui gli indagati si sono difesi dalle accuse, il gip Stefano Sala ha disposto 10 arresti, eseguiti dai finanzieri di Lecce. Sono state inoltre emesse misure interdittive per altri 6 indagati e per alcuni di essi vi è stato l’annullamento dopo il ricorso al Riesame da parte della difesa.