Rapinano un 22enne fuori da un locale del centro, sospesa la licenza

Il provvedimento si è reso necessario a seguito dei controlli della Polizia, dai quali è emerso che il locale era frequentato da persone gravate da precedenti penali

Il Questore di Lecce Vincenzo Massimo Modeo, ha disposto una serie di servizi straordinari finalizzati a verificare alcune situazioni di illegalità di esercenti che hanno la propria attività in queste zone dove la movida, spingendosi oltre il consentito, sfocia in violazioni amministrative e reati che arrecano particolare allarme sociale e che vanno dallo spaccio, al disturbo della quiete pubblica.

I servizi, che hanno visto impegnati diversi reparti della Questura, oltre che a una pattuglia della Polizia Locale, ognuno per il settore di specifica competenza, hanno analizzato i vari fenomeni sia sotto il profilo repressivo che amministrativo e preventivo.

Solo nella giornata di ieri, sono stati controllati 9 locali, identificate 170 persone di cui 40 minorenni, elevate 7 sanzioni ad altrettanti esercizi per violazione dell’art.20 del codice della strada, ovvero per aver occupato il marciapiede senza garantire una zona adeguata alla circolazione dei pedoni.

Sempre a seguito dei controlli disposti nelle ultime settimane, gli agenti della Questura di Lecce, hanno notificato, nella giornata di ieri, al gestore di un esercizio pubblico del centro cittadino, il decreto di sospensione, adottato dal Questore di Lecce, per 10 giorni, della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande, ai sensi dell’art. 100 del Tulps.

Il provvedimento di chiusura è stato adottato a seguito di un episodio avvenuto verso le ore 2.40 di domenica 19 novembre, iniziato con un alterco verbale all’interno del e proseguito fuori, dinanzi all’ingresso, nel corso del quale, un giovane di 22 anni, è aggredito da un individuo, che dopo averlo spintonato, gli ha strappato dal collo con violenza una collanina; nella circostanza, sia il ragazzo che altri due suoi amici, prima di subire la rapina, erano stati accerchiati e minacciati da un gruppo di circa quindici persone, che li hanno minacciati, intimandogli di allontanarsi.

Nell’ultimo mese, nella zona compresa tra Piazzetta Vittorio Emanuele (Conosciuta come Piazzetta Santa Chiara), Via Maremonti e Via Ascanio Grandi, si sono verificati altri episodi, nel corso di uno dei quali, un altro giovane, rapinato anch’egli della collanina d’oro, a seguito dell’ aggressione, ha riportato una grave frattura maxillo-facciale, con prognosi di 30 gg..

Il provvedimento di chiusura,  si è reso necessario a seguito dei numerosi servizi di osservazione e dei controlli effettuati negli ultimi mesi da equipaggi delle Forze di Polizia che hanno evidenziato la frequentazione abituale del locale da parte di soggetti gravati da precedenti penali e di polizia.

In esito alle verifiche effettuate anche nelle scorse settimane, si è proceduto altresì a notificare nella giornata di ieri, un provvedimento di D.A.CUR, ossia il divieto di accedere e di stazionare, presso gli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, ubicati in alcune vie della cosiddetta “movida”, precisamente in Piazzetta Vittorio Emanuele,  adottato a seguito delle nuove disposizioni del cosiddetto “Decreto Caivano”, nei confronti di un uomo arrestato il 19 novembre scorso dagli agenti della Sezione Volanti per resistenza, minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate,  danneggiamento aggravato, nonché deferito in stato di libertà per i reati di oltraggio a pubblico ufficiale, violenza privata, percosse.

Detto provvedimento, della durata di 18 mesi, è stato emesso a seguito di successiva istruttoria della Divisione Anticrimine della Questura. Sono state, infatti valutate le condotte dell’uomo  ritenute pericolose per la sicurezza urbana, in quanto verificatesi nelle immediate vicinanze di numerosi esercizi pubblici con somministrazione di alimenti e bevande, in una zona notoriamente e abitualmente centro di aggregazione sociale soprattutto di giovani , anche in considerazione dell’orario in cui si sono svolti i fatti – ovvero nel pomeriggio di domenica 19 novembre – con l’elevata presenza di famiglie con figli minori , tanto da destare particolare allarme.