Sospesa l’interdittiva antimafia nei confronti di Fersalento. Il Tribunale dispone il controllo giudiziario

L’ordinanza è stata emessa in queste ore dalla Sezione Misure di Prevenzione e porta la firma del Presidente Carlo Cazzella e del giudice relatore Pietro Errede.

Il Tribunale sospende l’interdittiva antimafia, applicata nei mesi scorsi dalla Prefettura di Lecce nei confronti del Consorzio Armatori Ferroviari e della consorziata Fersalento srl (facenti capo al gruppo Ventura).

L’ordinanza è stata emessa in queste ore dalla Sezione Misure di Prevenzione e porta la firma del Presidente Carlo Cazzella e del giudice relatore Pietro Errede. Il Tribunale, infatti, ha accolto le istanze che erano state formulate dalle due società, attraverso gli avvocati Andrea Sambati e Francesco Baldassarre, per la loro ammissione al controllo giudiziario, nel corso del l’udienza del 1 luglio scorso, alla presenza del pm Guglielmo Cataldi della Dda.

Nel provvedimento del Tribunale viene escluso il pericolo stabile di infiltrazioni mafiose nella compagine e nelle scelte gestionali delle due società che era stato invece paventato dalla Prefettura di Lecce nella misura interdittiva applicata. L’ordinanza consente adesso al Consorzio Armatori Ferroviari ed alla consorziata Fersalento srl di riprendere la propria attività imprenditoriale nel mondo delle reti ferroviarie nazionali e di poter regolarmente partecipare a gare di pubblici appalti per l’affidamento di lavori di costruzione di reti ferroviarie. Il Tribunale ha designato il Pietro Errede, in qualità di giudice delegato della procedura e nominato due amministratori giudiziari chiamati al controllo sulle società ricorrenti per il prossimo biennio, nell’ottica di una bonifica aziendale delle stesse secondo schemi di trasparenza e legalità gestionale.

Nel provvedimento della Sezione Misure di Prevenzione viene evidenziato il difetto dì attualità delle esigenze di prevenzione ipotizzate dalla Prefettura di Lecce specie con riguardo alla posizione di alcune esponenti delle compagini sociali delle società ricorrenti, trattandosi in molti casi di vicende molto datate e prive pertanto di attualità.

Il provvedimento di interdittiva antimafia, firmato dal Prefetto Maria Rosa Trio, era stato emesso nel mese di aprile dopo una serie di accertamenti eseguiti del Gruppo Interforze, a carico di alcuni soci. Si riteneva che in relazione ad alcuni membri della compagine societaria sarebbero emerse una serie di controindicazioni sotto il profilo della prevenzione antimafia. Adesso, il Tribunale ha disposto la sospensione del provvedimento.



In questo articolo: