Telefonate anonime e messaggi offensivi sui social. La “rivale in amore” rischia il processo per stalking

Non solo, poiché avrebbe in più occasioni imbrattato di vernice spray la macchina della collega di lavoro e risponde anche di danneggiamento

Accecata dalla gelosia avrebbe perseguitato una collega di lavoro con telefonate anonime, lettere e messaggi offensivi, anche attraverso i social network. Non solo, poiché avrebbe in più occasioni imbrattato di vernice spray la macchina della “rivale in amore”. Una donna di mezza età di un paese del Basso Salento rischia ora di finire sotto processo per stalking e danneggiamento aggravati. L’udienza preliminare è fissata per il 23 dicembre dinanzi al gup Sergio Tosi. In quella sede, il giudice deciderà se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero Erika Masetti.

La presunta vittima, assistita dall’avvocato Mario Coppola, potrà costituirsi parte civile. L’imputata è invece difesa dall’avvocato Giuseppe Gatti che potrà chiedere il proscioglimento.

Le accuse

L’inchiesta ha preso il via dalle svariate denunce presentate dalla presunta vittima, presso la locale stazione dei carabinieri. I fatti si sarebbero verificati tra l’estate del 2019 e febbraio del 2022.

Secondo l’accusa, in questo lungo lasso di tempo di quasi tre anni, la donna, mossa dalla gelosia per un uomo, avrebbe anzitutto effettuato numerose telefonate anonime, inoltrando anche vari messaggi dal contenuto diffamatorio e minaccioso all’indirizzo della collega.

E avrebbe inoltre pubblicato sui social network delle foto di quest’ultima con tag offensivi che inoltrava a diverse colleghe di lavoro.  E poi, è accusata di aver fatto recapitare alcune lettere anonime, contenenti dei bigliettini dal contenuto diffamatorio (anche all’indirizzo di una conoscente della presunta vittima).

Come detto, l’imputata risponde anche di una lunga serie di episodi di danneggiamento.

In varie occasioni avrebbe imbrattato con una vernice spray di colore nero, il paraurti, la fiancata ed il tetto della macchina della collega. Non solo, poiché in una circostanza avrebbe danneggiato con la vernice spray anche il portone d’ingresso, il muro esterno e le persiane dell’abitazione della presunta vittima.

Come detto, dopo l’ennesimo episodio, la donna esasperata dal comportamento della collega di lavoro, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, presentando anche delle integrazioni di querela. E si è poi arrivati all’apertura di un’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Erika Masetti, nel corso della quale, la presunta vittima è stata ascoltata a sommarie informazioni.

 

 



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