Stalking verso ex marito alla presenza della figlia. Chiesta condanna a 3 anni ed 8 mesi per una 41enne leccese

La donna è accusata di una serie di telefonate, insulti, pedinamenti e perfino del danneggiamento dell’auto del suo ex.

La Procura ‘presenta il conto’ nei confronti di una donna accusata di atti persecutori nei confronti dell’ex marito. La Pubblica Accusa ha invocato la condanna a 3 anni ed 8 mesi per stalking, nei confronti di una 41enne di Lecce.

L’imputata è assistita dagli avvocati Luigi Rella e Massimo Bellini.L’ex marito, i suoi genitori e la nuova compagna si sono già costituiti parte civile, attraverso l’avvocato Riccardo Giannuzzi che ha discusso nella serata di oggi. La sentenza è prevista il 13 febbraio, dopo l’arringa difensiva dei legali dell’imputata.

L’inchiesta

I fatti si sarebbero verificati tra il 2012 ed il 2018. La donna è accusata di una serie di telefonate, insulti, pedinamenti e perfino del danneggiamento dell’auto del suo ex. Inoltre, avrebbe strumentalizzato la figlia  per ottenere denaro dal padre.

E in un’occasione, la 40enne avrebbe perfino contattato la polizia, attestando la scomparsa della figlia.Nei suoi confronti, il gip Cinzia Vergine ha disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento al marito, ai suoi genitori ed alla nuova compagna.

Non solo, poiché in seguito è arrivata anche la sospensione dall’esercizio della responsabilità genitoriale, come richiesto dal pm Maria Rosaria Micucci. Per questo procedimento, risponde di maltrattamenti verso la figlia. Sono contestati una serie di telefonate e richieste pressanti per avere notizie sull’ex coniuge.



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