Una svastica e un cartello sul portone della Cgil di Galatina, trovato l’autore: 29enne finisce nei guai per “apologia di fascismo”

Incastrato dalle indagini e dai rilievi della scientifica, il 29enne ha confessato di essere stato lui ad aver “lasciato” il cartello sulla porta della sede del sindacato

Un coro di indignazione e solidarietà si era sollevato all’indomani della scoperta dell’attacco alla sede della Cgil di Galatina, dove era apparsa una svastica e un castello fissato con il nastro adesivo su cui era scritto “violenza e fascismo”. La preoccupazione era stata tanta, visto che non si era ancora spenta l’eco delle violenze andate in scena a Roma durante una manifestazione contro il greenpass, ma le indagini degli uomini in divisa hanno permesso di chiudere il cerchio e dare un volto e un nome all’autore del gesto. Si tratta di un 29enne di Galatina, denunciato in stato di libertà dagli agenti del locale Commissariato per “apologia del fascismo”.

Incastrato dalla Scientifica e dalle indagini, ha confessato in commissariato

Secondo gli investigatori sarebbe stato il 29enne ad aver affisso sul portone della sede del sindacato un cartello con la scritta: “Violenza e fascismo”, sopra al quale, con del nastro isolante bianco, aveva riprodotto una svastica. Identificato grazie ai rilievi della Polizia Scientifica ed alla intensa attività investigativa, l’uomo è stato condotto negli uffici del Commissariato, dove ha immediatamente confessato di essere stato l’autore dell’affissione.

Anche la Digos, parallelamente ai poliziotti del Commissariato, ha condotto indagini al fine di accertare eventuali legami del denunciato con gruppi anarchici o associazioni politiche, ma non sono emersi elementi riconducibili a tali sodalizi.



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