“Tangenti” per la ristrutturazione della scuola di Corsano? Si allarga l’inchiesta, altri indagati

Sono stati raggiunti, pochi giorni fa, da un decreto di perquisizione e ascoltati in Procura. Nelle settimane scorse, invece, erano stati iscritti nel registro degli indagati Biagio Martella, Sindaco di Corsano e altre quattro persone.

Si allarga l’inchiesta sull’affidamento dei lavori di riqualificazione della scuola elementare di Corsano. Altre tre persone sono state iscritte nel registro degli indagati, al momento come atto dovuto, per eseguire gli accertamenti. Si tratta degli architetti Antonio Bisanti e Fernando Zocco e l’ingegnere Emiliano Zampironi.

Sono stati raggiunti, pochi giorni fa, da un decreto di perquisizione (come gli altri cinque indagati). Gli inquirenti hanno posto sotto sequestro computer e altri supporti elettronici, acquisendo documenti cartacei.

Nella mattinata odierna, sono stati ascoltati in Procura dal pubblico ministero Roberta Licci. Bisanti, assistito dagli avvocati Fabio Ruberto e Mario Simonetti del Foro di Nola, si è presentato alla convocazione del pm e l’interrogatorio è durato pochi minuti. Secondo l’accusa, avrebbe partecipato alla redazione del progetto di riqualificazione della scuola “Dante Aligheri” (rinominata da qualche mese, Istituto Comprensivo “Biagio Antonazzo”), assieme all’architetto Sebastiano Chiarello, ma senza partecipare alla gara.

Zocco, difeso dall’avvocato Antonio Frisullo, ha chiarito la propria posizione. È il vincitore della gara di appalto finita sotto i riflettori della Procura. Zampironi, assistito dall’avvocato Francesco Nutricati, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Anche lui, partecipò alla gara “incriminata”, poi vinta da Zocco.

Nelle settimane scorse, invece, erano stati iscritti nel registro degli indagati Biagio Martella, Sindaco di Corsano; il fratello Giorgio Martella, ingegnere. Non solo, anche l’architetto Antonio Bleve, responsabile dell’ufficio tecnico ed i professionisti (esterni all’amministrazione comunale) Sebastiano Chiarello e Chiara Chiarello, entrambi di Tricase (non sono parenti). Questi ultimi tre, sono stati già ascoltati in Procura ed hanno fermamente respinto ogni addebito, fornendo la propria versione dei fatti.

Gli indagati rispondono, al momento, a vario titolo ed in diversa misura, delle ipotesi di reato di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale, turbativa d’asta.

Il collegio difensivo è completato dagli avvocati Luca Puce, Cristiano Solinas, Luciano De Francesco, Luigi Covella.

I fatti contestati risalirebbero al mese di maggio dello scorso anno.

L’inchiesta ha preso il via da un’informativa dei Carabinieri di Tricase. Tutto ruoterebbe intorno alla redazione del progetto di riqualificazione della scuola elementare “Dante Aligheri” affidato all’architetto Sebastiano Chiarello, poi firmato dall’architetto Bleve, per consentire all’Aministrazione Comunale di Corsano di partecipare ad un bando della Regione Puglia del valore di circa 1 milione di euro. Ciò sarebbe avvenuto, secondo la Procura, con la promessa dell’affidamento dell’incarico, con l’accordo che gli altri quattro professionisti, invitati a partecipare alla gara attraverso posta elettronica certificata, avessero rinunciato. In cambio, secondo i primissimi accertamenti, Chiarello avrebbe però dovuto versare una “tangente”.

Occorre ricordare che all’inizio di dicembre, i Carabinieri avevano acquisito tutta la documentazione presso l’ufficio tecnico per far luce su presunte irregolarità, attraverso un decreto di sequestro.

Un mese dopo, il pm Licci ha emesso un decreto di perquisizione nei confronti di Antonio Bleve e Sebastiano Chiarello, per acquisire ulteriore materiale informatico e cartaceo, eventualmente utile alle indagini. Sono così stati posti sotto sequestro computer e supporti elettronici. Il materiale sarà “scremato” dall’ingenere Silverio Greco a cui è stata affidata una consulenza informatica.



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