Marito dell’amante accoltellato e inseguito con la macchina. “Rivale in amore” in carcere per tentato omicidio

Finisce in manette dopo avere accoltellato per strada il marito dell’amante. La vittima non è in pericolo di vita, ma ha rischiato grosso poiché la coltellata ha sfiorato gli organi vitali.

coltello-minaccia

«Tentato omicidio». Questa l’accusa contestata a Marco De Vittorio, 37enne di Racale, arrestato in flagranza di reato dagli agenti del Commissariato di Taurisano al termine di un pomeriggio di “follia”. Il giovane, finito in manette, avrebbe cercato di accoltellare il marito dell’amante, o come emerso quando il quadro è stato più chiaro l’ex marito della sua fidanzata. Il 49enne di Gemini, frazione di Ugento, se la caverà, ma ha rischiato grosso. Per il suo “rivale in amore” invece si sono aperte le porte del Carcere di Lecce, come disposto dal sostituto procuratore Roberta Licci. Assistito dagli avvocati Umberto Leo e Gabriele Valentini comparirà nelle prossime ore dinanzi al gip per l’udienza di convalida dell’arresto.

 “Aiuto, il mio fidanzato ci insegue… ”

Tutto è cominciato nel tardo pomeriggio di ieri. Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 18.00 quando nella Sala Operativa del Commissariato di Taurisano è arrivata una chiamata. Dall’altra parte del telefono una donna che chiedeva aiuto. Dalla sua voce trapelava il suo stato d’animo: era agitata e preoccupata perché – almeno stando al suo racconto –  il suo attuale fidanzato avrebbe tentato più volte di ‘speronare’ l’auto su cui si trovava, guidata dal suo ex marito. Il 37enne, a bordo di un’altra vettura, li seguiva a stretta distanza.  Ha aggiunto anche un altro “particolare”. Stavano scappando perché, dopo una lite furibonda, il suo ex marito era stato accoltellato alla spalla dall’uomo che ora li stava tallonando.

La “corsa” è durata diversi chilometri, dal comune di Ugento all’ingresso di Taurisano, dove a pochi passi dal semafero dell’incrocio con via di Acquarica, il 37enne ha invertito la marcia dileguandosi in direzione della SP 274.

L’operatore, in contatto telefonico con la donna, ha aggiornato attimo per attimo il personale della volante, fino a quando l’uomo non ha fatto perdere le sue tracce. Così i poliziotti, senza perdere tempo, hanno raggiunto Racale, dove vive l’aggressore, e si sono “presentati” davanti alla sua abitazione senza notare, al momento, l’auto segnalata. Qualcosa ha catturato la loro attenzione. Il portoncino d’ingresso del palazzo era leggermente aperto. Con una abile strategia e dopo aver nascosto la macchina di in una traversina poco più avanti, proprio per non essere notata all’eventuale arrivo di De Vittorio, sono entrati nel condominio senza essere visti dai vicini,  riuscendo ad avere sotto controllo un ampio tratto di strada.  Dopo circa un quarto d’ora, gli agenti hanno visto giungere dalla strada principale un’auto corrispondente alla segnalazione fatta poco prima, con a bordo un uomo perfettamente corrispondente alla descrizione fornita dalla donna.

Il 37enne, visibilmente agitato, ha raggiunto lo spiazzale d’ingresso dei garage, si è fatto aprire il portone automatico, ed è entrato all’interno. Gli agenti, essendo a piedi e per scongiurare qualsiasi tentativo di fuga, lo hanno subito raggiunto, bloccandolo mentre era ancora con il motore dell’autovettura acceso.

Il coltello utilizzato per l’aggressione non è stato trovato né nel corso della perquisizione eseguita all’interno dell’autovettura né nel luogo, in aperta campagna, dove ha riferito di averlo gettato. Probabilmente non ha aiutato il buio.

La donna e l’ex marito, ferito e sanguinante, raggiungevano gli Uffici del Commissariato, dove dopo le prime cure prestate dal personale del 118 veniva accompagnato presso il pronto soccorso del nosocomio di Casarano per essere sottoposto a visita in quanto la ferita continuava a sanguinare.

Pare che i rapporti tra i due “contendenti” fossero da tempo molto tesi. E De Vittorio, dopo aver letto un post sui social network ritenuto offensivo, già nei giorni scorsi aveva mandato un msg al marito dell’amante, minacciando di ucciderlo, se lo avesse incontrato.

Come detto il 37enne è stato arrestato e, come disposto dal  P.M. di  turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, la dott.ssa Roberta Licci,  è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.



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