Tentato omicidio nel quartiere “Stadio”: la Procura chiede altri tre mesi d’indagini

Intanto si aspettano i risultati dello stub, a cui è stato sottoposto Michael Signore, per avere conferma che sia stato lui ad aprire il fuoco.

Procura Generale Lecce

La Procura chiede altri tre mesi d’indagine, per il tentato omicidio del personale trainer Riccardo Savoia. La richiesta (a partire dalla data del 4 ottobre) è stata avanzata dal Pubblico Ministero Maria Rosaria Micucci. Dunque, saranno necessari ulteriori accertamenti investigativi per avere un quadro completo della vicenda. Maicol Signore, 19enne leccese, rimane al momento l’unico indagato per il grave fatto di sangue avvenuto il 7 maggio scorso, in una palazzina del quartiere “Stadio” di Lecce.

Il pm, nello specifico, ha chiesto una proroga dei termini della misura cautelare in atto, della durata di tre mesi. Infatti, secondo la Procura, “permangono le gravi esigenze cautelari che rendono indispensabili il protrarsi della custodia, dovendosi impedire che Michael Signore possa commettere reati della stessa specie ai danni di Riccardo Savoia”.
Il gip Cinzia Vergine, nel frattempo ha accolto l’istanza, disponendo la suddetta proroga.

Signore risponde non solo di tentato omicidio ma anche di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Intanto si aspettano i risultati dell’esame spettroscopico dello stub ( permette di rilevare residui di polvere da sparo), a cui è stato sottoposto l’indagato, per avere conferma che sia stato lui ad aprire il fuoco. Il campione è stato inviato al laboratorio di Bari per essere esaminato.

Maicol Signore si trova sempre in carcere, dopo il fermo del maggio scorso e la successiva convalida.
Il gip Cinzia Vergine, affermava nell’ordinanza, che bisogna procedere con altre indagini, paventando la possibilità di “ulteriori più complessi ed ampi sviluppi investigativi, eventualmente anche a carico di terzi concorrenti”. E sollecitava, “l’individuazione del soggetto ritratto in ingresso nello stabile, allo stato ignoto”.

I fatti

Il 37enne Riccardo Savoia è stato ritrovato sulla terrazza della palazzina di sei piani, che si affaccia su via Machiavelli in gravi condizioni, dopo una telefonata anonima. In seguito, si è giunti al presunto autore della violenta aggressione, grazie ai filmati di una telecamera di videosorveglianza che ha ripreso chi è entrato e uscito quel pomeriggio.
Non è ancora, invece, ben chiaro l’orario in cui si sarebbe consumato il tentato omicidio (tra le 15:30 e le 18:20). Quel che risulta certo, è che Signore ha messo piede in quella palazzina già dalla mattina. Inoltre, nel pomeriggio, il 19enne ha avuto tutto il tempo di cambiarsi d’abiti e di riporre quelli sporchi di sangue dentro casa sua, dove si è recato dopo il fatto, per poi tornare nello stabile.
Restano ancora dubbi sul movente: Questioni personali o bisogna scavare nei contesti dello spaccio di droga? E ancora, ha fatto tutto da solo oppure è stato aiutato da qualcuno?

L’indagato è difeso dall’avvocato Mariangela Calò.

La vittima è assistita dal legale Antonio Savoia.