Tentato omicidio del personal trainer: il sospettato fa “scena muta” davanti al giudice

Si è avvalso della facoltà di non rispondere il 19enne di Lecce, coinvolto nel tentato omicidio di Riccardo Savoia. Il Gip ora dovrà decidere se convalidare il fermo e confermare il carcere oppure accogliere l’istanza della difesa che chiede la misura dei domiciliari

Fa scena muta dinanzi al giudice, Maicol Signore, il 19enne leccese sospettato di essere l’autore del tentato omicidio di Riccardo Savoia. In mattinata, presso il carcere di Borgo San Nicola, si è svolta l’udienza di convalida del fermo. Il sospettato, assistito dall’avvocato Giovanni Solito, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il legale ha, inoltre, avanzato l’istanza di attenuazione della
misura cautelare e dunque la richiesta dei domiciliari, anche con il braccialetto elettronico.

Nelle prossime ore, il gip Cinzia Vergine dovrà decidere se convalidare il fermo e confermare il carcere oppure accogliere l’istanza della difesa. Il 19enne risponde di tentato omicidio e di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, perché trovato in possesso di alcune dosi di cocaina.

Il 37enne personal trainer, Riccardo Savoia, è stato trovato gravemente ferito sulla terrazza della palazzina di via Machiavelli, nel quartiere Stadio, grazie ad una telefonata anonima che ha messo in moto la macchina dei soccorsi. In seguito, si è giunti al presunto autore della violenta aggressione, grazie ai filmati di una telecamera di videosorveglianza che puntava sull’edificio ed ha ripreso chi è entrato e uscito quel pomeriggio.

A quel punto, il Pubblico Ministero Maria Rosaria Micucci ha disposto il fermo del giovane.

Ora resta da capire se sia stato Maicol Signore ha fatto tutto da solo, se è stato lui sparare i tre colpi di pistola che hanno ridotto il 37enne in fin di vita. Per questo, è stato sottoposto alla prova dello stub per cercare residui di polvere da sparo sulle mani. Il campione è stato inviato al laboratorio di Bari per essere esaminato, sperando dia ulteriori risposte.

Le indagini sono tutt’altro che concluse. La vittima, intanto, è ancora ricoverata presso l’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove nelle scorse ore è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per la rimozione dei proiettili conficcati nel cranio.