Processo “Astrolabio” su traffico internazionale di migranti, chiesti oltre 60 anni di carcere

La pubblica accusa, nel corso del giudizio abbreviato, ha chiesto nove condanne con pene fino a 14 anni di reclusione

Chiesti oltre 60 anni di carcere per i nove imputati del processo con rito abbreviato sulla maxi inchiesta “Astrolabio”, riguardante un traffico internazionale di migranti. Nelle scorse ore, dinanzi al gup Angelo Zizzari, presso l’aula bunker di Borgo San Nicola, si è tenuta la requisitoria del pm Carmen Ruggiero della Direzione distrettuale antimafia. La pubblica accusa ha chiesto nove condanne con pene fino a 14 anni di reclusione, come nel caso di Alaa Qasim Rahima, detto Abu Al Hawl, di origine irachena considerato uno dei capi dell’associazione. Per il fratello, Omar Qasim Rahima (alias Rahima) è stata chiesta la condanna a 9 anni di reclusione.

La prossima udienza è fissata per il 14 marzo, quando termineranno le discussioni dei difensori. Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Simone Viva e Massimiliano Aquaro.

L’operazione “Astrolabio” è culminata il 19 gennaio con 22 ordinanze di custodia cautelare in Italia, eseguite dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce.

Le indagini hanno permesso di appurare l’arrivo sul territorio nazionale di 1.120 migranti irregolari e vennero identificati 26 presunti scafisti. Furono complessivamente denunciate ben 52 persone.

L’operazione ha permesso di sgominare un’associazione per delinquere (articolata in quattro cellule) finalizzata al traffico di migranti aggravato dalla transnazionalità, provenienti da varie zone del mondo, attraverso i territori della Turchia, della Grecia e dell’Albania, verso le coste salentine e da queste verso altri paesi europei, come destinazione finale.

I migranti pagavano per il trasporto dai 6.000 ai 10mila euro, attraverso il sistema “Hawala” (detto metodo “Safari”), un vero e proprio sistema bancario abusivo di trasferimento di denaro, basato su una vasta rete di mediatori localizzati in varie zone dell’Unione Europea.