Udienza preliminare “Tornado”. Sindaco di Scorrano rischia processo. Abbreviato per altri imputati

In mattinata, si è tenuta l’udienza preliminare dinanzi al gup Edoardo D’Ambrosio, presso l’aula bunker di Borgo San Nicola.

Rischia di finire sotto processo con rito ordinario, il sindaco di Scorrano Guido Nicola Stefanelli, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, nell’ambito del maxi processo “Tornado”.

In mattinata, si è tenuta l’udienza preliminare dinanzi al gup Edoardo D’Ambrosio, presso l’aula bunker di Borgo San Nicola. Il “primo cittadino” del Comune di Scorrano non ha avanzato richiesta di riti alternativi. In data 23 ottobre, discuterà la Pubblica Accusa e poi prenderanno la parola gli avvocati Luigi Corvaglia e Francesco Vergine. Successivamente, il giudice deciderà sull’eventuale rinvio a giudizio di Stefanelli.

Invece, la maggior parte dei 35 imputati hanno chiesto il rito abbreviato secco o condizionato all’ascolto di testimoni e alla produzione documentale.
Accolto l’abbreviato secco per: Giuseppe Amato, soprannominato “Padreterno”, 64 anni, di Scorrano; Francesco Amato, detto “Checco”, 29 anni, di Scorrano; Andrea Carrisi, 31 anni di Botrugno; Antonio De Cagna, detto “Chilla”, 48 anni, di Scorrano; Simone De Luca, detto “Smith”, 43 anni, di Maglie; Andrea Amato De Luca, 22 anni, originario di Scorrano; Gloria Fracasso, detta “Bessy”, 48 anni, di Scorrano; Massimiliano Filippo, chiamato “Cuoco”, 43 anni, di Scorrano; Gianpiero Gallone, 29 anni, di Scorrano.

E poi, Giuseppe Grasso, 51 anni, di Lecce; Hamid Hakim, 30 anni, di origini marocchine, ma residente a Madone (in provincia di Bergamo); Salvatore Maraschio, detto “Totò”, 26, di Maglie; Donato Mega, detto “Duccio”, 38 anni, di Scorrano; Simone Natali, 31 anni, di Scorrano; Matteo Peluso, 28 anni, di Scorrano; Luca Presicce, 27 anni, di Scorrano; Matteo Presicce, detto “Saulle”, 28 anni, di Scorrano; Giorgio Rausa, chiamato “Giorgino”, 25 anni, di Scorrano; Luigi Rausa, 46 anni, di Scorrano; Salvatore Rausa, detto “Pizzileo”, 32 anni, di Scorrano; Matteo Rizzo, detto “Penna” o “Pennetta”, 23 anni, di Scorrano; Franco Frisari Tamborino, 40 anni, di Maglie; Matteo Zezza, 27 anni, di Scorrano.

Abbreviato condizionato, che si discuterà il 21 ottobre, per Marco Cananiello, detto “Bravo”, 22 anni, di Maglie; Giovanni Umberto De Iaco, 23 anni di Scorrano; Marco De Vitis, 44 anni, di Supersano; Andrea Marsella, 28 anni, di Maglie, detto “Bandera”; Giorgio Piccinno, detto “Bambi”, 31 anni, di Scorrano e Sarah Piccinno, 37 anni di Scorrano; Mirko Ruggeri, detto “Stromeberg”, 46 anni, di Scorrano; Giovanni Verardi, detto “Briga”, 52 anni, di Scorrano; Luca Rosato, 25 anni, di Scorrano.
È stataciata la posizione di Marco De Vitis, 44 anni, di Supersano ( l’abbreviato condizionato si discuterà il prossimo 12 gennaio). Infine hanno chiesto di patteggiare la pena: Francesca Ferrandi, 27 anni, originaria di Scorrano e residente a Madone (in provincia di Bergamo), a 2 anni e 8 mesi e Federico Russo, 23 anni di Maglie, ad 1 anno e 7 mesi.
Inoltre, è stata chiesta la messa alla prova per Daniele Rosato, 23 anni, di Scorrano.

I 35 imputati rispondono a vario titolo e in diversa misura di: “associazione di tipo mafioso”, “associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti”, “danneggiamento seguito da incendio”, “detenzione abusiva di armi e di materie esplodenti”, “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”, “estorsione”, “ricettazione”, “minaccia aggravata”, “porto abusivo di armi” e “sequestro di persona e violenza privata”.

L’inchiesta

L’accusa formulata dal procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi e dal sostituto procuratore Maria Vallefuoco, nei confronti di Guido Stefanelli, sindaco di Scorrano, è quella di concorso esterno in associazione mafiosa. Sarebbe consistita nel “promettere agli appartenenti al sodalizio criminoso, smantellato oh l’operazione Tornado, l’aggiudicazione di appalti e servizi pubblici, e nello specifico la gestione del parco comunale “La Favorita” con annesso chiosco bar nonché la gestione dei parcheggi comunali”. La contropartita per Stefanelli? “Il sostegno del clan nelle competizioni elettorali alle quali era interessato”. Il candidato si sarebbe così avvalso della collaborazione di Massimiliano Filippo, dipendente della ditta Nuova Era, amministrata dal primo.

Le elezioni “incriminate” sarebbero le comunali del maggio 2017, all’esito delle quali, Stefanelli veniva eletto sindaco. Stefanelli, durante le indagini venne anche ascoltato in Procura. Il “primo cittadino” sostenne, dinanzi al pm Vallefuoco, di non aver mai fatto alcun favore al clan Amato e di non aver mai chiesto il voto.

Intanto, nei mesi scorsi, il Consiglio dei ministri su proposta del Ministero dell’Interno ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Scorrano per infiltrazioni mafiose, accogliendo così la richiesta della commissione prefettizia.
E poi, le indagini “Tornado” hanno permesso di sgominare un vero e proprio clan emergente, con disponibilità di armi, che agiva con particolare violenza, che aveva il proprio core business nello spaccio di droga e da cui ricavava circa 500mila euro l’anno.
Alla guida del sodalizio Giuseppe Amato, detto “padre eterno”. Al suo fianco il figlio Francesco. La banda agiva attraverso atti intimidatori e spedizioni punitive. Come nel caso dell’omicidio del giovane Mattia Capocelli lo scorso 25 aprile.
L’indagine è stata condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Maglie dal settembre 2017 e ha consentito di individuare le condotte delinquenziali di un agguerrito gruppo criminale “emergente” di tipo mafioso egemone in numerosi comuni dell’area magliese.

Gli imputati sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati: Luigi Corvaglia, Francesco Vergine, Giovanni Montagna, Dimitry Conte, Mario Blandolino, Vincenzo Blandolino, Silvio Caroli, Anna Grazia Maraschio, Pantaleo Cannoletta, Rocco Petracca, Marzia Francesca Libetta, Veronica Merico, Maurizio Rizzo, Roberta Cofano, Gaetano Stea, Salvatore Giannaccari, Giuseppe Presicce, Gabriele Presicce, Antonio Costantino Mariano, Maurizio Forte.