Un gesto simbolico, ma che sta a significare il momento critico, di frustrazione, preoccupazione e incertezza sul futuro.
Il tempo in cui ci si potrà mettere alle spalle l’emergenza sembra, al momento, molto lontano e i giorni trascorrono veloci, aiuti da parte del Governo non se ne vedono e quelli erogati vanno avanti con il contagocce, le banche non concedono i prestiti, la burocrazia impedisce la maggior parte delle iniziative e contestualmente tasse, bollette, affitti continuano a doversi pagare, nonostante da quasi due mesi le attività siano ferme.
Certo, con la decisione di alcuni governatori regionali di anticipare la fase 2, tra questi il Presidente Emiliano, qualche spiraglio, forse, inizia a vedersi ma, ripetiamo, i giorni trascorrono e più che di spiragli c’è necessita di risposte concrete.
Nella mattinata di oggi l’Associazione commercianti e operatori turistici di Porto Cesareo ha consegnato simbolicamente le chiavi di 70 attività della località rivierasca al Sindaco Salvatore Albano, nell’atrio del Palazzo di Città, affinché li rappresenti istituzionalmente a livello nazionale. Vogliono garanzie per il futuro e chiedono di lavorare in sicurezza, vista l’imminente stagione estiva oramai compromessa.
La prossima settimana verrà convocato un tavolo tecnico-politico per valutare le proposte di commercianti, artigiani e operatori turistici, sulle loro necessità e poter decidere come il intervenire per non lasciarli soli.
L’iniziativa odierna, denominata #RisorgiamoItalia, svolta in tutto il Paese e promossa dal Movimento Imprese Ospitalità, segue quella di ieri sera, nella quale, i ristoratori hanno alzato le saracinesche e acceso la luce dei locali.