
Le ore di Cassa Integrazione in Deroga autorizzate, giù nel mese di ottobre del 28% rispetto a settembre. Ma la cassa in deroga sale del 104%. Il Segretario Generale dell'Uil, Salvatore Giannetto dichiara: “Il 19 novembre, parteciperemo al presidio di protesta contro la legge di Stabilità e per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali"
Il ricorso alla cassa integrazione cala nel mese di ottobre: 28% in meno su settembre, 44% in meno rispetto ad ottobre del 2012, 36,6% in meno nei primi dieci mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012. «Un livello che non consente alcun ottimismo, la situazione occupazionale è drammatica», commenta il segretario generale Uil Lecce Salvatore Giannetto.
Nel dettaglio, gli ultimi dati di ottobre sulla cassa integrazione (Cig) diffusi dall’Inps ed analizzati nel X Rapporto Uil, segnano un rialzo della cassa in deroga, passata da 29.366 ore di settembre 2013 a 60.079 ore di ottobre, con un aumento del 104,6%. In calo, invece, sia gli interventi ordinari (-10,8%), passati da 292.391 a 260.711 ore autorizzate, sia gli interventi straordinari (-54,5%), che si attestano a quota 153.062 contro le 336.243 ore autorizzate a settembre scorso. Complessivamente, sono state autorizzate a ottobre 473.852 ore contro le 658mila di settembre scorso e le 849.026 di ottobre 2012.
Nei primi dieci mesi dell’anno, le richieste di cig autorizzate dall’Inps alle aziende salentine sono state complessivamente 5.036.886, in calo del 36,6% rispetto allo stesso periodo del 2012 (erano 7 milioni944.552). Nello specifico, da gennaio a ottobre 2013, sono state autorizzate 978.638 ore (-79,3% sul 2012) di cig in deroga; 1.380.272 ore di interventi straordinari (+2,5%) e 2.677.976 di interventi ordinari (+42,9%).
"Un ottobre “nero” per i lavoratori di molte aziende salentine – evidenzia Giannetto – le quali hanno esaurito le risorse, pur in presenza di un bisogno reale e crescente più volte dichiarato. Per questo – torna a ribadire – è doveroso, nei confronti di tanti lavoratori, che venga garantita, anche per il 2014, una maggiore riserva finanziaria che attualmente la Legge di Stabilità non assicura. Se questi ultimi dati, per quanto negativi, riguardano lavoratori che, grazie alla cassa integrazione, sono ancora all’interno del ciclo produttivo, triste e di più difficile soluzione in assenza di politiche di crescita, è la situazione di coloro che sono già “fuori” dal mercato del lavoro e continuano ad aumentare, come testimonia la vistosa crescita, tra un anno e l’altro, delle domande di Aspi e mobilità. Si tratta di persone che hanno già perso il lavoro, passando da un forte disagio al vero e proprio dramma personale e familiare. Come Uil Lecce – prosegue il segretario generale – siamo pronti a far sentire la nostra voce con forza e determinazione fino a quando non verranno messe in campo le corrette tutele al mondo del lavoro, che la legge di stabilità attuale, ripeto, certo non è in grado di garantire. Per questo – annuncia – il prossimo 19 novembre parteciperemo al presidio di protesta contro la legge di Stabilità e per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, che si svolgerà a Roma, davanti al Ministero dell’Economia e delle Finanze".