Storie di vita e lavoro. A Calimera dieci imprese storiche chiedono il riconoscimento regionale

Questo importante traguardo è stato possibile grazie al prezioso supporto del CAT Federaziende Lecce.

Calimera si fa portavoce della tradizione nel lavoto. Dieci imprenditori della cittadina salentina hanno infatti presentato domanda alla Regione Puglia per ottenere il riconoscimento di “Attività Storica”. Questo importante traguardo è stato possibile grazie al prezioso supporto del CAT Federaziende Lecce, che da mesi ha attivato uno sportello dedicato, facilitando così le procedure per le piccole e medie imprese.

Un patrimonio da tutelare. La Legge Regionale n. 30/2021, promossa dalla Regione Puglia, mira a valorizzare e tutelare le attività commerciali e artigianali che rappresentano un pezzo autentico della storia e della cultura locale. Le imprese che ottengono questo riconoscimento beneficiano di una serie di vantaggi, tra cui una maggiore visibilità e la possibilità di accedere a specifici bandi e finanziamenti.

Un network di collaborazione. Dietro questa iniziativa c’è un solido network di collaborazione tra la Regione Puglia, il CAT Federaziende Lecce, le associazioni di categoria come ALIC e gli stessi imprenditori. Grazie a questo sinergia, le imprese di Calimera hanno potuto superare gli ostacoli burocratici e presentare le loro domande in modo completo e puntuale.

Storie di vita e di lavoro. Tra le dieci attività che hanno richiesto il riconoscimento, troviamo panifici, macellerie, barbieri e negozi storici, ognuno con una storia unica da raccontare. Sono storie di passione, di dedizione al lavoro e di un legame profondo con il territorio.

Tra queste ricordiamo l’attività di produzione di pasta fresca di Tommasi Giuseppa (dal 1978), il meccanico Di Donfrancesco Antonio (dal 1983), l’acconciatore Aprile Fabrizio (dal 1993), l’esercizio di vicinato di commercio di piante e fiori di Bruno Anna Marzia (dal 1991),il Bar/caffetteria Vittoria di Conversano Andrea (dal 1973), i barbieri Marangio Antonio (dal 1970) e Silio Brizio Antonio (dal 1978), le macelleria di Perrone Rosario (dal 1983), di Rosato Antonia (dal 1984) e di Colella Riccardo (dal 1962).

Un futuro da costruire. Il Presidente del CAT Federaziende Lecce, Simone Resinato, ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti e ha sottolineato l’importanza di continuare a sostenere le piccole imprese. “Queste attività sono un patrimonio inestimabile per il nostro territorio – ha dichiarato Resinato – e meritano tutto il nostro sostegno”.

Un esempio da seguire. L’esperienza di Calimera può essere un modello da replicare in altri comuni pugliesi. La valorizzazione delle attività storiche non è solo un modo per preservare il passato, ma anche per costruire un futuro più sostenibile e inclusivo.



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