Presentato Talent F@ctory, il progetto per l’occupabilità territoriale che renderà ‘possibile…l’impossibile’

Presentato il progetto ‘Talent Factory, I’m possible’. Capofila l’alberghiero di Otranto, uno dei quattro istituti scolastici pugliesi che ha ottenuto i finanziamenti per quasi un milione di euro per l’occupabilità territoriale.

Presentato al pubblico presente nella sala consiliare del comune di Martano, il progetto “Talent F@actoy I’m possible”.
  
L’ex Liceo Scientifico di Martano sarà la sede dei laboratori territoriali per l’occupabilità del piano nazionale scuola digitale, per il quale è capofila l’Istituto Alberghiero Otranto-Poggiardo che ha ottenuto un finanziamento pari a € 1.216.750,00, con un contributo da parte del  MIUR pari a  €724.000,00 ed un cofinanziamento dei partner del progetto di €492.750,00.
  
Sono state 58 le scuole vincitrici su 500 progetti presentati, in Puglia sono state ammesse ben quattro, tra queste si è distinto l’Istituto Alberghiero di Otranto, premiato per una rete di sinergie e collaborazioni con il territorio.
  
Talent f@ctory sono laboratori promossi da partenariati innovativi tra Scuole, Regione, Enti locali, Università e aziende, Gal, Fondazioni, Istituti scolastici e partner del territorio, luoghi di incontro, di sperimentazione tra vecchie e nuove professioni e di pratica dell’innovazione in tutte le sue espressioni tecnologica, sociale e di sviluppo territoriale.
  
Il dirigente Luigi Martano ha sottolineato come “Talent F@ctory siano un’opportunità che abbiamo deciso di cogliere. Perché sono importanti per il territorio, abbiamo anagrammato la parola impossibile in “I’m possible”, perché è possibile farlo nel Salento. La provincia di Lecce si è distinta con ben quattro progetti presentati dalle scuole,ma siamo risultati vincitori perché hanno vagliato l’idea e la fattibilità”.
  
“L’ex Liceo Scientifico di Via dei Mille di Martano – ha commentato il sindaco Fabio Tarantino –  sarà il centro dei laboratori di Talent  F@ctory. Sono contento perché siamo riusciti a trovare le condizioni per restituire a Martano ed al territorio un edificio scolastico da poco dismesso. L’ex liceo continuerà la sua funzione di ente formativo. Grazie ai laboratori territoriali accoglierà quella fascia di giovani che hanno abbandonato gli studi e li aiuterà a reinserirsi nel mondo del lavoro”.
  
Talent f@ctory sarà un’importante esperienza di alternanza scuola-lavoro, coinvolgerà i Neet che hanno difficoltà con il mondo del lavoro, ma coinvolgerà le scuole di ogni ordine e grado, i cittadini e tutto il territorio.
  
Lo spirito che contraddistingue questo progetto – sostiene Catia Chiriatti che ha elaborato il progetto- mira ad individuare e coltivare  i Talenti che a scuola non emergono e lo fa attraverso una rilettura digitale della bottega dell’artigiano. Nei laboratori di Talent f@ctory si imparerà ad utilizzare la tecnologia, nasceranno nuovi profili professionali e sarà un incubatore di nuove conoscenze e nuove imprenditorialità, per nuove idee di businness creativo”.
  
Il Laboratorio, Talent F@ctory, sarà accreditato secondo il modello FabLab (FabricationLaboratory) del dipartimento Bits &Atoms del M.I.T. di Boston, ed è specializzato  falla vocazione produttiva, culturale e sociale del territorio, qui mondi e tradizioni di conoscenza differenti si incrociano e completano.
  
Talent F@ctory è strutturato in laboratori specializzati con aree e strumentazioni finalizzate all'acquisizione di competenze che vanno dall'uso di tecnologie spinte e high tech a quelle soft di sviluppo della personalità nei suoi aspetti meta cognitivi, relazionali e sociali.
  
Nello specifico si svilupperanno diversi spazi laboratoriali per la fabbricazione digitale (modellazione e stampa 3d, macchine CNC per la lavorazione di diversi materiali, taglio laser, plotter, cutter), integrati con tecnologie basate sulla Realtà Virtuale e Aumentata.
  
Saranno realizzati laboratori di Slow Bio Factory: laboratorio creativo aperto alla sperimentazione di nuovi prodotti, bio-ispirati ed eco-innovativi orientati all’utilizzo degli scarti delle filiere agricole ed agroalimentari, per creare tessuti smart e dare vita ad un economia circolare.
  
Inoltre innovazione applicata al cibo con MakEat cibo, prodotti, esperienza un laboratorio per approfondire e sperimentare la relazione tra cibo, prodotto ed esperienza.
  
Grande importanza rivestirà l’Università- ha sottolineato Lorenzo Vasaniello di Unisalento- che lavorerà a fianco del mondo del lavoro, in questa iniziativa rilevante perché ben strutturata.”
  
“Nel Salento sappiamo progettare e spendere bene i fondi europei – ha commentato Alieta Sciolti– la Puglia è stata la seconda regione che ha presentato più bandi. Questo progetto- ha concluso la dirigente Sciolti- sarà un esempio per il Salento e la vera realizzazione la farà il territorio, abbiamo il dovere di formare i nostri giovani, perché li stiamo consegnando un mondo più difficile”.



In questo articolo: