
Hdl Nardò Basket si fa schiantare anche a Rimini allungando una crisi di gioco e di risultati che non sembra finire. Nella terzultima della regular season del girone Rosso di A2 Rivierabanca Rimini approfitta di un avversario allo sbando che si è arreso prestissimo. Stavolta gli uomini di coach Di Carlo appaiono spaesati e demotivati e perdono di nuovo con un passivo non trascurabile (-18).
Di Carlo si affida all’inizio a Maspero, Smith, Ferrara, Stewart e Iannuzzi per provare l’assalto ai padroni di casa. Ma l’uomo più importante di Rimini, l’americano Johnson, parte a razzo con 10 punti in meno di quattro minuti. Nardò si affida soprattutto a Iannuzzi e Stewart, che cercano di contenere il passivo del primo quarto. La squadra di Dell’Agnello ha percentuali molto confortanti al tiro, ma spesso i granata si scordano di difendere dall’arco. Di Carlo prova a mischiare le carte con gli ingressi di La Torre prima e Parravicini poi, ma il grande assente di questa prima frazione è Smith (zero punti e 0/3 al tiro da due). Il time out del coach granata non sveglia il Toro, anzi negli ultimi 90 secondi Rimini prende il largo e chiude sul 27-13. Il secondo quarto si apre con il solito copione: Grande colpisce ancora con una tripla. Nikolic intanto ha preso il posto di Smith. Ma per Rimini adesso è tutto, troppo, facile contro un avversario inerme. Il vantaggio cresce addirittura a 21 punti. Servono più di tre minuti per il primo canestro ospite (con Donda in penetrazione), ma le difficoltà realizzative restano tutte. Nardò Basket al tiro ci arriva pure, la palla non entra. Rimini può permettersi di controllare senza patemi. Smith entra nel tabellino con i suoi primi cinque punti. Il finale del secondo quarto è tristissimo: 47-26. Nardò non c’è in difesa e non c’è in attacco con i suoi 10/31 da due e 1/4 da tre.
Dal riposo di metà match esce un Toro un po’ diverso, almeno sul fronte offensivo. Vanno a segno Nikolic (tripla), Smith e Stewart, ma Rimini non sta a guardare e risponde canestro su canestro (e va a +22). Si fa male ad un ginocchio Johnson sugli sviluppi di un corpo a corpo sotto il tabellone, il Palaflaminio va in apnea. Dalla sua apnea di gioco e di punti, invece, Nardò non riesce proprio a uscire. Tre liberi consecutivi di Smith e un canestro di Maspero in terzo tempo facile erodono un po’ il gap (-15). Dell’Agnello, memore dei brutti finali di Rimini, chiama il time out. Johnson, intanto, rientra. I granata rubano un altro pallone a Tomassini e mandano Maspero, di nuovo, all’appoggio comodo. È l’ottimo Grande (bomba dall’angolo) a spezzare l’inerzia di questa fase, ma Rimini ha perso smalto. Il terzo quarto finisce 63-49. Nel quarto Dell’Agnello risveglia Marks che mette a segno subito quattro punti. Poi La Torre e Tassinari colpiscono in rapida successione dalla linea dei 6,75. La svolta non arriva e il finale è una malinconica passerella per i granata. Rivierabanca ringrazia e si tira su con due punti pesanti. Il finale è 83-65.
(Photo credits: @Nicola De Luigi)