
HDL Nardò Basket manda al tappeto Assigeco Piacenza al termine di una partita da via crucis e guadagna due punti importantissimi. L’ultima della classe è a -8, la botola che spedisce in serie B è sufficientemente lontana. Il primo e il minimo obiettivo stagionale è praticamente centrato (mancherebbe il sigillo dell’aritmetica) al termine di uno scontro per cuori forti, una partita non bellissima in cui Nardò sbaglia tanto e in cui mancano ancora troppe cose.
Mecacci spedisce sul parquet il quintetto iniziale composto da Giuri, Smith, Mouaha, Stewart e Iannuzzi. C’è tensione nei primi possessi granata, l’importanza della sfida si sente tutta. Piacenza sembra giocare più libera dal punto di vista mentale. A metà tempo una tripla di Smith tiene il Toro avanti (10-8). Mecacci toglie Stewart per Ebeling, che si fa valere subito sotto i tabelloni. Entrano anche Zugno per Giuri e Donadio per Smith, Toro adesso senza americani. Due canestri consecutivi di capitan Iannuzzi portano HDL sul +3, che diventa poco dopo +6 grazie a una bomba centrale di un ispirato Mouaha. Coach Manzo chiama time-out. Al rientro timbra da lontano anche Donadio, adesso i padroni di casa sembrano più sciolti. Sull’ultimo possesso Mecacci rimette Smith, l’americano riceve dalla rimessa e infila sulla sirena. Prima frazione in archivio sul 24-13. Piacenza riparte bene e fa un mini break di 4 punti a zero. Tocca a Zugno segnare e riprendere il filo del discorso. In campo adesso ci sono Nikolic e Pagani. Assigeco a fari spenti torna sotto (27-22) sfruttando un passaggio a vuoto di Nardò, stavolta è Mecacci a chiamare la pausa. Gli ospiti hanno alzato gli argini difensivi, le offensive granata vanno a vuoto. A muovere il retino è Smith con una incursione centrale, dall’altra parte in evidenza c’è D’Almeida (29-26). Ancora Smith e Stewart confezionano un contropiede da copertina, ma l’inerzia in questo secondo quarto è dalla parte degli emiliani. Marks dal perimetro fa 31-31, tutto da rifare. Un altro pasticcio in attacco regala a Piacenza il canestro del +2. È un passaggio che ovviamente regala fiducia ed energia ai ragazzi di Manzo. Gilmore dall’angolo scuote il Pala San Giuseppe, i granata sono bloccati. La sirena salva Nardò da derive ancora più preoccupanti. Il parziale del secondo atto è 8-25, il saldo 32-38.
Iannuzzi suona la carica andando a schiacciare sul primo possesso alla ripresa. I punti arrivano con puntualità da Stewart e da Mouaha, che nel giro di qualche possesso fanno 41-41. In questa fase Mecacci si affida ai titolarissimi, ma è una faticaccia. Nel conto mancano fattori decisivi, come il profitto dalla distanza di Stewart, sin qui 0/5. Cambio in regia, dentro Zugno, fuori Giuri. Nuovo, piccolo, allungo di Piacenza (45-49) e nuovo time-out di Mecacci. È un Nardò volenteroso, ma anche sporco e impreciso. Stewart cancella lo zero dalla casella delle triple personali. Capolavoro di personalità e di tecnica di Zugno che si prende l’onore e l’onere dell’ultima palla della frazione e va a segnare il +1 allo scadere (52-51). È un match combattutissimo, in cui le due squadre alternano cose belle ad altre molto modeste. Si viaggia punto a punto, Pagani infila qualche punto prezioso che tiene Nardò avanti di un capello (59-58). Rientrano Smith e Iannuzzi, ma i granata perdono un pallone sanguinoso che Bartoli va a trasformare. Segnano Stewart e Mouaha, si torna davanti (+2), Assigeco qualcosa la concede e Mouaha ringrazia depositando nel retino. Sussulto granata con la schiacciata di Iannuzzi che produce il +5 a 2’06” dal termine. Piacenza ricuce di nuovo capitalizzando un errore di Nardò, poi Stewart appoggia un pallone vagante sul ferro. Sul 72-70 Smith va a rapinare un pallone pesantissimo. Fallo su Iannuzzi, che fa 2/2 e 74/70 che chiude la gara.
(Photo credits: Andrea Cecere)