Basket Serie A2, le assenze sono ancora una zavorra. Nardò ko anche a Rieti

Non basta il ritorno di Smith (27 punti), le rotazioni limitate bloccano il Toro, che ha pagato la fisicità dei laziali

Le assenze sono ancora una zavorra per HDL Nardò Basket, che in sette uomini perde in casa di Real Sebastiani Rieti una partita combattuta con onore. Non è bastato il ritorno di Russ Smith, che ha allungato un po’ le rotazioni di Matteo Mecacci (senza Woodson, Giuri, Iannuzzi e con Nikolic in panchina solo per onor di firma) e che soprattutto ha fornito più consistenza in attacco. Non è bastata nemmeno l’ottima prova di Donadio, con 13 punti e contributi di personalità. Ma in queste condizioni è difficile fare meglio, peraltro in casa di una squadra terza in classifica e alla sesta vittoria consecutiva. Il Toro, tra le altre cose, ha pagato la fisicità dei laziali e la scarsa mira dall’arco, un 8/22 in una serata in cui l’avversario ha fatto 15/29.
Il primo quintetto neretino è obbligato: Zugno, Smith, Mouaha, Stewart e Pagani. La squadra di casa (che non ha Harris e Spanghero, ma che recupera Lupusor) parte bene (9-0), come previsto. Tre minuti di pallacanestro fluida che sorprendono i granata, tanto che Mecacci è costretto a correre ai ripari con il primo time-out. Al ritorno in campo segnano subito Piunti e Pagani, poi anche Smith dall’arco. Stewart si accomoda in panchina con due falli, gli subentra Donadio. Entra anche Ebeling per Mouaha. I laziali, intanto, allungano (19-9), sfruttando diverse conclusioni a vuoto degli ospiti. Lupusor, che rientra dopo due mesi, si fa sentire in area, il Toro soffre su entrambi i fronti. Mouaha fa 2/2 dalla lunetta, Stewart colpisce dal perimetro, alleggerendo un po’ il gap. In archivio i primi dieci minuti sul 23-14. Al rientro segna Smith (canestro e libero), ma Piunti risponde subito con una bomba. Segnano anche Donadio, Viglianisi e Stewart da lontano, Nardò prova ad accorciare (29-24). Il canestro di Mouaha stavolta induce coach Rossi alla pausa. Altri due colpacci consecutivi di un frizzante Smith riportano HDL a -1, ma Piccin e Viglianisi timbrano con due triple e restituiscono ossigeno alla Sebastiani (38-31). L’impressione adesso è che Nardò abbia accorciato il divario nel gioco e nella intensità. Anche se Rieti continua a tirare con successo dalla distanza lunga. Si va negli spogliatoi sul 46-41.
Gli amaranto-celeste ricominciano con un parziale di 7-0, ancora una volta HDL si fa trovare impreparata. È la fotocopia dell’inizio del match e di tanti altri momenti del Toro in questo campionato. Donadio spezza la serie negativa, ma il solito Sarto fa cose egregie in attacco. Il terzo quarto, comunque, continua ad essere il tallone d’Achille dei granata, che lasciano rapidamente campo e fiducia a Rieti. I padroni di casa allungano a +17, i granata si sbriciolano sotto i colpi di Monaldi, Sarto e Piunti. Il terzo atto si chiude 71-56. Non ci sono segnali positivi in avvio di ultima frazione, i reatini possono anche pensare di amministrare senza affanni. Donadio li spaventa un po’ con una bomba, è l’inizio di una incoraggiante riscossa che produce un parziale ospite di 9 punti a 0 (73-65). Piccin, però, mette dentro una bomba molto preziosa. Nardò ci prova nella seconda metà del quarto, con buona volontà e con quello che resta nella riserva di energie di una squadra che ruota in sette. Piccin fa la cosa più utile di tutte, una difesa attenta ed efficace su Smith, che toglie a HDL la migliore opzione offensiva. Gli ultimi possessi non portano a nulla di rilevante, se non un allungo di Rieti che punisce forse esageratamente il Toro. Nel finale Mecacci manda in campo Kebe e Flores. Il bilancio finale è 87-74.



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