Nuovo traguardo per la galatinese Maria Elisabetta Negro, indosserà la divisa italiana agli Europei di Taekwondo

Dalla chiamata in nazionale, alla convocazione ai campionati europei di categoria. Con l’atleta 15enne continuano i successi del Galatina Taekwondo Institute.

Una vita divisa tra i banchi di scuola e gli sforzi in palestra, in un misto di pervicacia e genuinità di cui si fanno testimoni le dichiarazioni antecedenti al raduno collegiale juniores, quando, fresca di convocazione in nazionale, Maria Elisabetta Negro affermava di puntare a rappresentare l’Italia agli Europei di Taekwondo.

Oggi, a traguardo raggiunto, le parole della 15enne galatinese più che profetiche suonano da monito per le sfidanti: a contendersi i campionati europei juniores della categoria -42 kg ci sarà anche lei. Le intense giornate trascorse al centro di preparazione olimpica acqua acetosa “Giulio Onesti” di Roma hanno convinto i tecnici della federazione a puntare sulla già medaglia d’oro ai campionati nazionali, abile a primeggiare alla corte del direttore federale Angelo Cito, personalità sensibile ai talenti emergenti.

Sbaragliata la concorrenza della coetanea laziale vincitrice della Coppa Italia davanti agli occhi dell’olimpionico di Sidney 2000 Claudio Nolano e dell’ex atleta delle fiamme oro Giovanni Lo Pinto, l’atleta galatinese ha strappato il pass per i campionati europei in programma a Marina d’Or, in Spagna, dal 4 al 6 ottobre.

Con Maria Elisabetta Negro continua la scia di successi del Galatina Taekwondo Institute, già approdato agli europei con Gianluigi Scalese e habitué di incontri internazionali con Sabrina Baldo, atleti cresciuti all’ombra del Maestro Giuseppe Pizzolante, psicologo e commissario tecnico regionale Puglia combattimento.

Attento alle dinamiche emozionali dei ragazzi, nel commentare il traguardo raggiunto dalla sua atleta, il Maestro Pizzolante non manca di sottolineare l’intenso legame tra allenatore e sportivo, spesso foriero dei risultati migliori. “Se l’allenatore non investe il 100% su un atleta è difficile raggiungere buoni traguardi e se al contempo l’atleta non investe al 100% sul suo sogno i risultati non arriveranno mai. Il merito di un allenatore sta nel discernere i percorsi e plasmare addosso all’atleta un cammino graduale che gli consenta di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Il sogno parte anzitutto dal maestro, poi sarà il ragazzo a recepirlo”.

È con questo spirito che Pizzolante, già medaglia d’oro al mondiale hanmadang di Pohang (Korea) nell’ agosto 2014, ha messo a disposizione della 15enne galatinese le attrezzature della palestra di via Soleto e gli strumenti adatti a valorizzarne le potenzialità, costruendo un percorso che oltre allo sviluppo delle capacità tecniche prevede una meticolosa cura del peso, un’alimentazione controllata e la crescita caratteriale. “Quando Elisabetta è arrivata aveva 8 anni e non sapeva tirare neppure un calcio. Prima di crescere atleti tento di forgiare persone. Non è indispensabile il risultato sportivo, ma acquisire un’identità attraverso il gruppo e l’arte marziale. Ogni successo è figlio di un lungo lavoro e traguardi così importanti sono benzina che rinvigorisce la voglia di allenare e fa crescere di riflesso tutti gli atleti, instillando la voglia di fare bene che si specchia negli obiettivi raggiunti”.

In vista dell’Europeo l’allenatore non si sbilancia, ma dispensa un consiglio alla sua atleta. “Appuntamenti così capitano una volta nella vita. Quando arrivano sono solito richiamare alla memoria il percorso sin qui compiuto, bisogna rimanere umili e avere fame, perché il calo della passione è il primo passo verso la fine. A Elisabetta dirò solo una cosa: fai la gara, il giorno dopo ti aspetto in palestra per lavorare come sempre”.