Aumentare le distanze di sicurezza? Nuova querelle sul gasdotto

A far discutere oggi è la richiesta pervenuta dalla direzione regionale dei vigili del fuoco e riguardante le distanze di sicurezza da garantire. Ma Tap non fa passi indietro e risponde con nuova documentazione.

Secondo il parere del Comitato regionale prevenzione incendi il gasdotto Tap dovrebbe aumentare del 50% le distanze di sicurezza lungo il percorso di otto chilometri nell’entroterra di Melendugno.
 
Un nuovo adempimento, quindi, per la multinazionale Tap che viene direttamente dalla Direzione Regionale dei vigili del fuoco dove è stata presa in esame la documentazione trasmessa dal comando provinciale di Lecce. Il tutto per garantire la sicurezza nelle campagne del territorio interessato dalla realizzazione dell’opera. Non solo mare, quindi.
 
Ma Trans Adriatic Pipeline non appare proprio d’accordo e con riferimento al parere formulato dal Comitato Tecnico la Multinazionale  ha trasmesso le proprie osservazioni alla Direzione Regionale Puglia dei Vigili del Fuoco, al Comando provinciale di Lecce dei VVF e, per conoscenza, al responsabile SUAP del Comune di Melendugno.
 
In particolare, nella lettera TAP richiama alcune informazioni già contenute nella documentazione fornita a suo tempo al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce per l’ottenimento del nulla osta di fattibilità e in particolare quelle sul tipo di acciaio scelto per la condotta e sul suo carico unitario di snervamento, e quelle sullo spessore delle pareti d’acciaio del tubo (mm 27,2 per un grado di utilizzo minore di 0,57) dalle quali consegue che la condotta non rientra tra quelle per le quali è necessario maggiorare del 50% le distanze tra la condotta stessa e i fabbricati.
 
Nella nota stampa, poi, TAP si riserva “ogni valutazione sulla legittimità della diffusione di notizie che, condivise in modo parziale e senza un corretto ed esaustivo inquadramento, costituiscono solo uno strumento di disinformazione”.
 
Insomma, una storia senza fine quella tra il territorio e Tap. Un nuovo tassello alla vigilia della discussione presso il Tar Lazio del ricorso presentato dalla Regione Puglia in merito all’applicabilità della normativa Seveso relativa al rischio di incidenti sul territorio dove l’opera insisterà e sulla determina con cui il Ministero dello Sviluppo Economico ha rimesso la decisione sulla Via nelle mani della Presidenza del Consiglio dei Ministri.



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