Capitale della Cultura, Melica:«60mila euro a Berg per lavorare da casa»

Luigi Melica, capogruppo UDC a Palazzo Carafa, interviene sulla questione del contratto di Airan Berg, cessato lo scorso 8 maggio: ‘pagato 60mila euro per lavorare 5 mesi da casa con pagamento anticipato’. Arriva la replica.

Vero è che Lecce, tra le mete turistiche preferite di cittadini italiani ed europei, figura come Capitale Italiana della Cultura 2015. Ciò dipende dalla volontà, da parte del governo italiano, di non gettare nel dimenticatoio il lavoro svolto nei giorni precedenti alla nomina di Capitale Europea della Cultura 2019 (titolo che, come sappiamo, spetta a Matera). Insomma, i progetti contenuti nel “bid book” dovrebbero prender forma in funzione dello sviluppo urbano del capoluogo salentino. Direttore di Lecce2019 era Airan Berg.

E a tal proposito Luigi Melica, capogruppo UDC a Palazzo Carafa, mette in luce una questione importante: “Lo scorso 8 Maggio, giovedi, è cessato il contratto di Airan Berg”, scrive Melica in una nota stampa pervenutaci in redazione. In pratica – prosegue – nonostante i leccesi non lo vedano più in città da quando Berg è rimasto legato contrattualmente al Comune sino a giovedì scorso. Il consigliere centrista spiega nei dettagli le clausole. L’accordo tra lui ed il Comune, sottoscritto il 7 agosto 2014 ha una validità di nove mesi ed è scaduto, quindi, il 7 maggio 2015. Nonostante ciò, tale contratto prevede testualmente che tutte le attività siano organizzate entro il 31 dicembre 2014. A partire da quella data e quindi dal 1 gennaio 2015 e sino alla scadenza (il 7 maggio 2015) il contratto di Berg prevede “che l’incarico sarà realizzato in modalità remota e non richiederà la presenza fisica in loco

Che strano contrattosostiene sempre Melica – a Berg si chiedeva di svolgere l‘Incarico di coordinatore artistico per il progetto partenariati internazionali e per l'intero POIN” per un ammontare di 60 mila euro”.“Viene dunque da chiedersi, ma cosa ha fatto Berg sino a giovedi scorso? Ha attuato ed organizzato “strategie artistico/culturali sviluppando partenariati europei/internazional” come richiede l’art. 1 del suo contratto? Ha contribuito a realizzare progetti comuni per la valorizzazione del Salento? Boh: in ogni caso se lo ha fatto, l'ha fatto da casa. Quindi?  Tutto da casa? Vogliamo fare una scommessa? Berg è stato già pagato; in pratica al 31.12. aveva già incassato i 60 mila euro. Trattato, insomma, come tutti i creditori del Comune di Lecce: pagati in anticipo!”.

Magari il Sindacoconclude Melicaha voluto questo per evitare di vederlo troppo in giro per Lecce, nel timore che i cittadini si ricordassero del flop clamoroso. Per fortuna ci siamo noi dell’UDC a ricordare alla cittadinanza il più grande abbaglio preso dal Sindaco Perrone da quando guida la città. 60 mila euro per lavorare 5 mesi da casa con pagamento anticipato.”. Chiaramente, adesso, si attende una replica da parte del governo cittadino. Il "sì" ufficiale del Ministro Franceschini – che dichiarava Lecce Capitale Italiana della Cultura nel 2015 – giunse esattamente lo scorso dicembre. 

LA RISPOSTA DEL COMUNE DI LECCE – Giungono puntali le precisazioni da parte dell'amministrazione comunale:“Le polemiche apparse oggi sui media sembrano pretestuose e fuorvianti.  La professionalità e la competenza di Airan Berg sono riconosciute e documentabili. Non a caso è stato scelto per guidare l’entusiasmante percorso che ha accompagnato la candidatura a Capitale europeo della Cultura  2019 della nostra città arrivata in finale dopo aver superato città come Venezia, Palermo, Urbino, Mantova e Bergamo. E se ora Lecce può, a giusta ragione, fregiarsi del titolo di Capitale italiana della Cultura 2015 grazie al quale abbiamo ottenuto un contributo di un milione di euro, buona parte del merito è proprio del direttore artistico uscente capace di promuovere in maniera efficace il territorio.
Nel contratto è esplicitamente riportato l’obbligo del direttore artistico di espletare la propria attività in sede fino al 31 dicembre 2014, fermo restando che – dal 1° gennaio 2015 fino al 7 maggio dello stesso anno – aveva la possibilità di assicurare la propria prestazione lavorativa non necessariamente da Lecce. Si specifica, inoltre, che nonostante il contratto prevedesse il pagamento del compenso in quattro tranche da corrispondere entro il 31 dicembre 2014, il corrispettivo pattuito di 60mila euro, comprensivo di Iva, è stato liquidato nel febbraio del corrente anno, una volta effettuata la verifica delle attività svolte dal direttore artistico".



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