Capodanno in piazza? Non a Lecce. Foresio (Pd) attacca Perrone

Il capogruppo del Pd a Palazzo Carafa, Paolo Foresio, attraverso una nota stampa, fa notare come Lecce sia l’unica città Capitale della Cultura italiana a non avere un capodanno in piazza

La neve, il freddo ed il gelo di queste ultime ore potrebbero essere un’attenuante per dar ragione all’amministrazione comunale leccese, peccato che, il Capodanno di solito se ne frega. La notte che saluta l’anno appena trascorso e accoglie quello successivo è, da sempre, un evento da festeggiare con cenoni, spumanti, cotechino e lenticchia, ma dopo la mezzanotte la gente (soprattutto i giovani) si riversa per strada per cercare compagnia e festeggiare insieme. In tutte le piazze italiane, almeno in quelle delle città più importanti, infatti, concerti ed eventi vari caratterizzano e fanno da cornice al Capodanno. Lecce, ancora una volta, fa eccezione e non risponde presente.

A far notare questa triste realtà ci ha pensato anche il capogruppo del Pd a Palazzo Carafa, Paolo Foresio che con una nota ha contestato l’ennesimo anno senza un Capodanno gratuito in piazza per i cittadini leccesi: “Il primo gennaio comincia l’anno di Lecce capitale italiana della cultura e per festeggiare questo importante evento l’amministrazione comunale cosa organizza? Sarebbe logico pensare ad una grande festa di piazza, con musica dal vivo e ingresso libero per tutti. Invece, niente di tutto questo. L’unico appuntamento in programma che gode del patrocinio del Comune è quello in Piazza Palio, con ingresso a pagamento, organizzato da privati, che, peraltro, ha traslocato a Lecce all’ultimo momento, visto che era inizialmente previsto a Gallipoli”.

Foresio rincara la dose e spiega: “Naturalmente ora l’amministrazione comincerà con il solito refrain della minoranza “vile e sciacalla”. Peccato, però, che siano i fatti a parlare chiaro. Le altre capitali italiane della cultura, a pari merito con Lecce, hanno tutte, nessuna esclusa, organizzato il capodanno in piazza, senza invitare grandi nomi, ma promuovendo comunque un momento di condivisione e di festa nei luoghi simbolo delle quattro città. Basta fare una veloce ricerca sui siti ufficiali di Siena, Ravenna, Cagliari e Perugia per trovare riscontro a quanto dico”.

“Lecce – sottolinea infine il capogruppo del Partito Democratico – è l’unica delle cinque in cui la piazza principale, Piazza Sant’Oronzo, resterà desolatamente silenziosa, come d’altra parte succede oramai da anni. Se il Comune da solo non ce la fa a sostenere i costi, è vero anche che non ci si attiva nemmeno per cercare partner con cui realizzare gli eventi. Alberghi e B&b, infatti, sono pieni ed una delle domande più frequenti che si sentono rivolgere gli operatori delle strutture ricettive è proprio cosa ci sia in programma in piazza per il 31 dicembre”.



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