
Un’agonia, così, i gruppi del centrodestra in Consiglio regionale, definiscono l’attività amministrativa della Regione Puglia e per la quale il solo modo per porvi fine sono le dimissioni del Governatore Michele Emiliano.
La Puglia Domani, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, ripetiamo, hanno chiesto le dimissioni del presidente Michele Emiliano e, in alternativa, mercoledì 24 aprile, verrà depositata una mozione di sfiducia aperta a tutte le forze politiche presenti in Consiglio.
“Il Consiglio regionale è nel pantano – dichiara il capogruppo La Puglia Domani, Paolo Pagliaro – ostaggio delle beghe interne ad una maggioranza tenuta insieme con lo scotch dal presidente Emiliano. La Puglia è passata da modello di ‘laboratorio politico’ a cattivo modello di intreccio fra affari e politica. Trasformismo e opportunismo sono alla base di cambi di casacca e passaggi dalla minoranza in maggioranza, dei quali abbiamo perso il conto. Il civismo farlocco e opportunista è diventato la comoda terra di mezzo dove la politica non ha più alcun valore di pensiero e identità. Il Consiglio regionale è stato svuotato di dignità e operatività, basterebbe dare un’occhiata all’ordine del giorno: proposte di legge, interrogazioni e mozioni ferme da anni e, quand’anche approvate, rimaste inattuate. Il nostro lavoro di consiglieri svilito e umiliato. Emiliano sta concludendo il suo mandato nella maniera meno decorosa”.
“Quella che abbiamo presentato – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola – è soprattutto una mozione che chiede il voto di sfiducia del presidente Emiliano per ridare ai pugliesi un governo regionale che si occupi solo di risolvere i problemi dei pugliesi, ma per ridare anche il senso compiuto all’istituzione Consiglio regionale, che non è un centro di potere dove la maggioranza di centrosinistra decide se e come e quando tener il Consiglio regionale, che decide di non tenerlo perché non quadrano i conti fra di loro, dopo aver preso accordi perché si tenesse domani 23 aprile. L’arroganza di spostarlo al 7 maggio è stata l’ennesima dimostrazione di quale concezione hanno dell’amministrare e governare. Il presidente Emiliano è arrivato alla capolinea ed è ora di dire basta.”
“Tutta l’opposizione – aggiunge il capogruppo della Lega, Giacomo Conserva – è stanca di aspettare l’eterna partita al risiko condotta dal presidente Emiliano che di volta in volta deve cercare di riequilibrare una maggioranza che allo stato oggettivamente non esiste più. Oggi il presidente Emiliano non ha più i numeri per poter governare. Ci aspettiamo che questa mozione di sfiducia venga votata da tutti, soprattutto dal Movimento 5 Stelle. Giuseppe conte è venuto a Bari ma non vogliamo più ipocrisie. Nel momento in cui il M5S decide di fuoriuscire dal governo, deve passare all’opposizione. Manca ormai la serenità e non ci sono più i presupposti per governare in questo modo. Per l’ennesima volta il consiglio regionale viene rinviato a totale spregio delle forze di opposizione che non vengono rispettate”.