Il vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi alla Regione Puglia Erio Congedo invita la maggioranza di centrosinistra a non utilizzare la Sanità come terreno di scontro politico e di scambio elettorale quando mancano pochi mesi ormai al termine della legislatura.
Congedo evidenzia che: “Come più volte abbiamo rimarcato e come i pugliesi hanno potuto verificare sulla propria pelle la Sanità è stato lo scoglio durissimo sul quale è andata a collidere la maggioranza di centrosinistra in questi dieci anni di governo di Nichi Vendola”.
Poi continua dicendo: “Del resto, parla la cruda realtà dei fatti e dei numeri. Sono stati anni di desertificazione dei servizi sanitari, con 22 ospedali chiusi (cinque dei quali in provincia di Lecce, cioè Nardò, Maglie, Gagliano, Poggiardo e Campi) e 1200 posti letto tagliati. Chiusure senza che ci sia stata la previsione di servizi territoriali alternativi. Anni in cui famiglie e imprese pugliesi hanno sborsato 1 milione e 865 mila euro di tasse aggiuntive per coprire i buchi della Sanità e, ancora, cinque assessori al ramo in nove anni, quattro dei quali negli ultimi quattro anni. Infine, Asl con apparecchiature rotte, liste d’attesa che continuano ad allungarsi, pronto soccorso nel caos, presìdi privati distrutti e odissee quotidiane di poveri ammalati. Un disastro da tempo annunciato e documentato da ogni genere di categoria che vive di Sanità e pagato da un’utenza cui di fatto è negato il più sacro dei loro diritti, cioè quello alla salute e alla vita”.
“Tutto questo – sottolinea – mentre viene presentato in pompa magna il piano di riordino ospedaliero come un documento di programmazione sanitaria frutto di un lungo lavoro dei super tecnici e poi miseramente smentito il giorno dopo a mezzo stampa. E mentre i reparti si aprono e si chiudono e i posti letto aumentano e diminuiscono a seconda degli umori e dei desiderata di questo o quell’assessore o consigliere di maggioranza. Oppure mentre imperversa il braccio di ferro sulla nomina dei vertici delle Asl.
Il forzista salentino conclude: “La situazione è di piena confusione e quasi di un tutti contro tutti che mette a dura prova la indubbia serietà e concretezza dell’assessore Pentassuglia. Abbiano almeno la decenza e il senso di responsabilità, ormai a pochi mesi dalla scadenza del mandato, di smettere di fare della Sanità un sanguinoso terreno di scontro politico e di scambio elettorale”.