Congresso Pd, Salvatore Piconese segretario provinciale

Il giorno della verità è¨ finalmente arrivato. Questo pomeriggio, presso l’Hotel President, i delegati dei circoli provinciali hanno votato il loro segretario. Con 81 punti Salvatore Piconese è¨ stato eletto alla guida del Partito Democratico salentino.

Urne chiuse alle 20.30 in punto e poi lo spoglio.  Salvatore Piconese è stato eletto segretario provinciale del Partito democratico con 81 punti , venti di distanza dal secondo candidato  Alfonso Rampino che ne ha totalizzati 61. Cinquantuno le schede bianche, presentate dai delegati di Edoardo Santoro e Vincenzo Toma.

"Non ci siamo accordati con i renziani – ha sottolineato Toma riguardo la decisione – . La scheda bianca non è un disimpegno, pensiamo che la vicenda del partito sia una vicenda comune e che il destino del partito sia un destino comune. Abbiamo voluto essere coerenti con le cose che abbiamo predicato in questo mese di campagna precongressuale. Noi ci siamo candidati perché non accettavamo lo schema di conflitto tra gruppi dirigenti che si rispecchiava nello schema Rampino – Piconese e per questo abbiamo avuto il coraggio di candidarci. Oggi lo schema è lo stesso – ha spiegato nel momento che ha preceduto lo spoglio delle schede – e con lo stesso spirito decidiamo di non schierarci nel conflitto. Da domani, lavoreremo con il nuovo segretario – chiunque esso sia – impegnandoci a costruire un partito diverso da quello che è stato, ma solo se l'operato del segretario avrà due parole chiave: pacificazione dei gruppi dirigenti e proposta politica".

La giornata mette fine ad un iter precongressuale caratterizzato da veleni, polemiche e proteste. A confermare il clima di pacificazione, l'intervento dei quattro candidati prima della chiusura delle urne, nel quale ognuno ha voluto sottolineare la  necessità di unione, al fine superare gli scontri, per una cooperazione futura scevra da veleni che permetta al partito di rilanciare la sua immagine, di certo non vincente in questa campagna,  e l'azione sul territorio.

" Troppi personalismi, troppe ambizioni che vengono prima dell'interesse generale –  chiosa il capogruppo Pd alla Regione Antonio Maniglio -. C'e sicuramente  bisogno – prosegue – di una rifondazione proprio sulle basi etiche del partito democratico. Mi auguro che il congresso nazionale serva a questo. A livello locale ovviamente molto dipenderà da come il neo segretario imposterà il ragionamento futuro. Ora bisogna chiudere la pagina delle polemiche".

Le previsioni, sorte in seguito all'elezione dei delegati –  72 per  Salvatore Piconese, 51 per Alfonso Rampino, 46 per Vincenzo Toma e 26 per Edoardo  Santoro – che vedevano il ballottaggio Piconese-Rampino hanno, dunque,  lasciato spazio alla certezza. Il Partito Democratico salentino ora ha la sua guida. "Per un partito autorevole ed unitario, che sappia guardare al futuro". Così il neo segretario, visibilmente emozionato, ha voluto commentare la vittoria in un clima di festa generale, tra congratulazioni di amici ed "avversari". 



In questo articolo: