Regionali, nella squadra di Emiliano boom di Alessandro Delli Noci. Tutti i voti lista per lista

Con 17.097 voti è il vice sindaco di Lecce, Alessandro Delli Noci, il candidato più suffragato. Ottime performance nel Partito Democratico di Metallo, Capone e Blasi.

Archiviata la vittoria di Michele Emiliano su Raffaele Fitto e Antonella Laricchia con una percentuale che lo ha messo al sicuro sin dalle prime proiezioni, a dimostrazione che i sondaggi che giravano nei giorni precedenti erano gonfiati per eccesso a vantaggio dei suoi competitor, si apre tutta la battaglia sulle preferenze e sui candidati eletti che ottengono il passaporto per il Consiglio Regionale.

Nel PD che è il primo partito della coalizione a sostegno del governatore Michele Emiliano con il 14,72% dei consensi, grande prova di Donato Metallo ex sindaco di Racale che risulta il più votato con 16.786 voti. Alle sue spalle Loredana Capone con 13.705 voti e Sergio Blasi con 13.272. Al quarto posto Anna Rita Perrone, assessore di San Donato di Lecce con 3.901 voti.

La Lista Con Emiliano (8,78%) registra l’exploit di Alessandro Delli Noci con 17.097 voti. Alle sue spalle Antonio Raone (7.204 voti) e Tina De Francesco (5.343).

I Popolari con Emiliano (7,75%) mettono in pole position l’ex assessore alla formazione professionale e alle politiche del lavoro Sebastiano Leo con 10.873 voti. Alle sue spalle Mario Pendinelli (5.103 voti) e Oriele Rolli, ex sindaco di Cutrofiano (2.452).

La Lista Senso Civico – Un nuovo Ulivo per la Puglia (4,15%) registra l’ottima performance elettorale di Ernesto Abaterusso con 5.133 voti.

Sotto la soglia del 4%, invece, la lista Emiliano Sindaco di Puglia (3,88) con le ottime prove di Giulia Puglia, assessore melloniana di Nardò con 6.051 voti e Pantaleo Piccinno (2547 voti). Si ferma al 3,83% la Lista Italia in Comune con Paolo Pellegrino (4.000 voti) e Luigi Mazzei (3.160 voti) in cima alle preferenze.

Nella coalizione a sostegno di Raffaele Fitto, il primo partito è Fratelli d’Italia (14,58%) con le ottime performance di Antonio Gabellone (11.625 voti), Saverio Congedo (7.186 voti) e Dino Basile (6.384 voti).

La Lega – Salvini Premier con il 9,18% dei consensi mette in cima alla lista delle preferenze il coordinatore provinciale Gianni De Blasi (8.540 voti), seguito da Mino Miccoli (5.113 voti) e Salvatore De Cruto (2.521 voti).

La lista del candidato presidente ‘La Puglia Domani’ (8,98% delle preferenze) registra l’exploit di Paolo Pagliaro con 9.154 voti, seguito da Renato Stabile con 4.332 voti.

In Forza Italia (8,07%), buone prove di Paride Mazzotta con 5.429 voti e Antonio Buccoliero con 5.159 voti.

Non raggiunge il 4% la lista Udc-Nuovo PSI il cui candidato più votato, Antonio Scarcella, raccoglie 1860 preferenze.

A sostegno di Antonella Laricchia, il M5S si ferma al 7,78% delle preferenze, dando ragione a chi sostiene che per non fare il voto disgiunto molti elettori pentastellati hanno scelto di votare direttamente Michele Emiliano e i candidati delle sue liste. Il più suffragato della lista è Cristian Casili con 6.033 voti, seguito da Tony Trevisi con 3.375 voti e Francesca Sodero 2.300 voti.

La seconda lista a sostegno della Laricchia (Puglia Futura – Laricchia Presidente) si ferma allo 0,51%.

Gli eletti in Consiglio Regionale

La squadra degli eletti nella circoscrizione della provincia di Lecce conta 10 consiglieri che dovrebbero essere così suddivisi: 3 PD (Metallo, Capone, Blasi), 1 Con Emiliano (Delli Noci), 1 Popolari con Emiliano (Leo), 1 M5S (Casili), 1 FDI (Gabellone), 1 Lega (De Blasi), 1 La Puglia Domani (Pagliaro), 1 Forza Italia, (Mazzotta). A questi va aggiunto Raffaele Fitto in qualità di candidato presidente arrivato al secondo posto.

L’ira di Abaterusso (Senso Civico – Un nuovo Ulivo per la Puglia)

Ha dell’incredibile la situazione della Lista Senso Civico – Un Nuovo Ulivo per la Puglia che pur avendo superato abbondantemente il 4% nella coalizione vincente guidata da Michele Emiliano non si vede riconosciuto alcun seggio per le strane alchimie della legge elettorale. I vertici non esitano a parlare di furto elettorale.

“In Puglia si sta operando un furto gravissimo di rappresentanza ai danni della democrazia, stracciando le regole dettate da una legge elettorale che stabilisce chiaramente una cosa: chi supera con il voto degli elettori il 4 % ha diritto a concorrere alla rappresentanza regionale”.

È la denuncia di Ernesto Abaterusso, Mino Borracino e Alfonso Pisicchio, tra i fondatori di “Senso Civico -Un nuovo Ulivo per la Puglia”, una delle quattro liste a sostegno di Emiliano ad aver superato la soglia di sbarramento. E unica a non vedersi attribuire alcun seggio.

“C’è da rimanere francamente basiti: come va considerato lo sbarramento contemplato dalla legge: come un suggerimento, una lieve raccomandazione o un’idea platonica? Un’avvertenza integrata dal sottotitolo “è più prudente fare il 5%”? Non dovrebbe essere la certezza di una regola all’interno di uno Stato di Diritto? – sottolineano -. La cosa curiosa è che lo stesso sito ufficiale che comunica l’esclusione dal riparto dei seggi della lista, certifica che la stessa ha superato il 4,16% dei consensi, e aggiunge un’ulteriore distorsione legata all’attribuzione del premio di maggioranza alla coalizione del presidente vincente. La legge regionale del 2015 dice che se il candidato presidente raccoglie oltre il 40% dei voti si vedrà attribuire 29 seggi. Ebbene “Eligendo”, invece, ne fa sparire un paio: sarebbero, infatti, solo 27 i consiglieri della maggioranza”. “Crediamo – concludono – di essere di fronte ad un errore materiale di calcolo e pensiamo di avere il diritto ad una rapida e precisa correzione, ai sensi della legge vigente”.



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