Un incontro oggi a Palazzo Carafa: si lavora al ricorso in Cassazione e ad estendere a tutti i cittadini gli effetti positivi di cui beneficeranno coloro i quali hanno avanzato ricorso alla Commissione tributaria
L’Amministrazione Comunale e le associazioni Codacons, Adoc, Adusbef – accantonate le originarie divergenze – hanno concordato una strategia comune per definire, a livello processuale, la vicenda relativa al riclassamento degli estimi castali alla luce della recente sentenza del Consiglio di Stato che, senza entrare nel merito della questione, ha stabilito il difetto di giurisdizione dei giudici amministrativi, annullando così la decisione del Tar e rinviando l’intera questione alle Commissioni Tributarie.
L’intesa – che verrà ratificata da un apposito Protocollo tra Comune di Lecce e le Associazioni dei Consumatori intervenute – va in una duplice direzione: il ricorso in Cassazione per sollevare il conflitto di giurisdizione e la “riassunzione” davanti alla Commissione Tributaria al fine di estendere a tutti i cittadini gli effetti positivi di cui beneficeranno coloro i quali hanno avanzato ricorso alla Commissione stessa.
L’obiettivo, in buona sostanza, è quello di giungere all’annullamento di tutti gli atti amministrativi dalla definizione delle microzone in avanti. Un incontro per definire la vicenda si è tenuto questa mattina alla presenza del sindaco Paolo Perrone, dell’assessore ai Tributi del Comune di Lecce, Attilio Monosi, del dirigente del settore Tributi, Piero Errico, di Piero Mongelli per il Codacons, Alessandro Presicce per l’Adoc, Daniele Imbò per l’Adusbef e degli avvocati Elisabetta Ciulla, Leonardo Leo, Francesco Baldassarre, Daniela Lorenzo e Luisa Carpentieri.
