Fitto si intestardisce sulle primarie. Per le Regionali il competitor di Emiliano lo si troverà così

Nella sua Maglie, davanti al suo elettorato, Raffaele Fitto ha insistito sulla necessità di consultazioni interne per individuare il concorrente dell’ex Sindaco di Bari. Per Schittulli ancora un altro stop.

Primarie, solo primarie. Raffaele Fitto non vuol sentire parlare di scelte cadute dall’alto, neanche quando “quell’alto” in Puglia porta il suo nome.

È stato chiaro ieri nella manifestazione riuscita che si è svolta a Maglie, manifestazione organizzata contro le politiche economiche del Governo Renzi.

E così per la scelta del competitor che se la dovrà vedere con Michele Emiliano, già lanciato in corsa nella coalizione di centrosinistra, c’è ancora da aspettare, probabilmente tanto da aspettare, sì, perché Raffaele Fitto ha fatto intendere che anche febbraio potrebbe essere un mese utile per lo svolgimento delle consultazioni interne, al fine di individuare dal basso il candidato che il popolo di centrodestra sceglierebbe per la successione a Nichi Vendola.

Intanto l’Europarlamentare magliese ha chiesto discontinuità al suo partito nella scelta della linea politica, volendo a tutti i costi sottolineare la necessità di far capire ad un elettorato confuso e spaesato che Forza Italia è antitetica a Renzi finchè le ricette del Premier per uscire dalla crisi sono assolutamente inadeguate.

Per l’ex Ministro, infatti, il famoso “Patto del Nazareno”, ha creato più di un dubbio sull’antiteticità delle ricette per lo sviluppo tra centrodestra e centrosinistra. Ecco perché la lotta e la protesta contro la Legge di Stabilità dell’Esecutivo in carica sembra essere per i forzisti fittiani il grimaldello per far saltare l’immagine di un partito schiacciato dal protagonismo del Primo Ministro e messo all’angolo dalle proposte chiare della Lega il cui leader, Matteo Salvini, sembra aver addirittura sostituito il Cavaliere nei cuori degli elettori di centrodestra.

Quindi, per quel che riguarda le Regionali pugliesi nessuna buona nuova per Schittulli che dovrà attendere parecchio per vedersi legittimato a correre in nome e per conto dell’intero schieramento alla poltrona più alta di Via Capruzzi.

Chissà, però, se i tempi per le primarie ci saranno e se, invece, proprio su questo terreno di scontro lo strappo tra il Cav. e il leader salentino non si accentui in maniera definitiva.