Governo “giallo-verde”: l’ultima parola spetta al Presidente della Repubblica. Il premier sarà il pugliese Conte

Luigi Di Maio e Matteo Salvini saliranno al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a cui spetta l’ultima parola. Il Giurista Giuseppe Conte in pole position per il ruolo di premier.

Oggi è il giorno decisivo. Luigi Di Maio e Matteo Salvini che sono riusciti a trovare la quadra sono saliti al Colle per incontrare il Presidente della Repubblica, stringendo tra le mani non solo il contratto «giallo-verde», 59 pagine scritte nero su bianco e approvate dalla piazza (che sia del web o dei gazebo), ma anche i nomi della squadra di Governo e del suo “capitano”, il giurista pugliese Giuseppe Conte che sarebbe il sesto presidente del Consiglio non parlamentare della storia della Repubblica.

Il leader del Movimento Cinque Stelle ha incontrato Sergio Mattarella alle 17.30. Poco prima delle 18.00, invece, è toccato alla Lega, ma l’ultima parola, come prevede la Costituzione, spetta al Capo dello Stato che potrebbe anche dire no al ‘prescelto’ come già accaduto nel lontano 1953. L’articolo 92, del resto, parla chiaro: spetta solo e soltanto al presidente della Repubblica “la nomina del presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, dei ministri“.

Il leader pentastellato, dopo il colloquio durato appena 18 minuti, si era limitato a dire di aver indicato il nome “giusto” per portare avanti il contratto di governo. «È un momento storico. In questi 80 giorni abbiamo imposto un metodo: prima si discuteva di temi e poi di nomi» aveva dichiarato insistendo sul fatto che “le questioni degli italiani vengono prima di ogni cosa”. Ma è lontano dalle telecamere della sala stampa del Quirinale che si sbottona: «Conte sarà premier del governo politico. Sono molto orgoglioso. Non è stato eletto? Era nella mia squadra, lo hanno votato 11 milioni di italiani» ha ammesso, confermando le voci.

Chi è Giuseppe Conte, in pole per la poltrona di presidente del Consiglio

Il nome del professore di diritto privato circola insistentemente da più di ventiquattro ore. Faceva parte della squadra di governo a cinque stelle che Di Maio aveva presentato prima di presentarsi all’appuntamento con le urne. Era stato indicato per ricoprire l’incarico di ministro della ‘Pubblica amministrazione, deburocratizzazione e meritocrazia’. Ora, invece, è un papabile inquilino di Palazzo Chigi, il favorito.

51enne, originario di Volturara Appula (paesino nell’entroterra di Foggia), Conte vanta un curriculum invidiabile: dopo la laurea in Legge alla Sapienza di Roma ha studiato nelle migliori scuole, in giro per il mondo: da Yale a Cambrige senza dimenticare la Sorbona. Nessuna esperienza politica prima di avvicinarsi al mondo pentastellato, ma di insegnamento sì: oggi tiene corsi sia a Firenze che alla Luiss di Rom, dove è il titolare di un grande studio legale. Lunghissimi anche gli incarichi, le pubblicazioni e le materie sulle quali vanta una specializzazione.

Corteggiamento fallito

Salvini, questa mattina, ha incontrato Giorgia Meloni, ma la leader di Fratelli non ha ceduto alle lusinghe, valutando come ‘tardiva’ l’offerta di fare parte del nuovo esecutivo.