Ilva, Vendola tra gli indagati. E la Lega Tumori esprime solidarietè

Solidarietà al Presidente Vendola e al Professore Assennato da parte della Lilt a seguito delle recenti notizie di cronaca giudiziaria che vedrebbe il governatore di Puglia indagato nel caso Ilva.

Il Governatore di Puglia si dice “angosciato, ma sereno”. Tra i nomi di coloro che sono stati raggiunti dagli avvisi di garanzia a conclusione di un filone di indagine nel caso Ilva, c’è anche quello del Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Al Governatore vengono contestate le presunte pressioni esercitate sul direttore generale dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente, Giorgio Assennato

La notizia ha fatto il giro delle redazioni ieri mattina e numerose sono state le reazioni. Ad intervenire la Lega Tumori, sezione provinciale di Lecce, il cui presidente Giuseppe Serravezza tiene a sottolineare “Ben venga il rigore giuridico quando la questione riguarda la Salute delle Persone e la Salute dell’Ambiente. La questione ILVA è un’onta per l’intera società civile e le Istituzioni tutte che non hanno colto, in anticipo, le conseguenze negative e i meccanismi aziendali altamente sofisticati oltrepassanti leggi e regole. Il prezzo che la collettività paga per modelli di sviluppo basati sul profitto e non sulla sostenibilità socio-economica, ambientale e sanitaria è da tempo risaputo; ogni sistema che antepone mercati e finanza alla cosa pubblica è destinato a produrre degrado, sfruttamento e malessere”. E ancora “Colpevoli siamo tutti e dirigere ora l’attenzione solo sugli aspetti giuridici e legali rischia di far perdere, ancora una volta e all’intero Paese, la lezione della storia – prosegue Serravezza – Icmesa, Italsider, ThyssenKrupp, Eternit, ora Ilva e Cerano, e tanti altri esempi ancora, di cui alcuni in corsa d’opera: è tempo di smettere di intervenire a posteriori solo per limitare il danno”.

“Un insediamento complesso come lo stabilimento Ilva di Taranto, che è il maggior polo per la trasformazione dell’acciaio in Europa – sostiene il presidente provinciale Lilt – ha alle spalle una storia lunga quanto la sua stessa esistenza e chi oggi è entrato nelle vicende giudiziarie atte a far luce sulle responsabilità politico-amministrative, in quanto Governatore regionale e Direttore Generale Arpa (Vendola e Assennato), rilevava un’eredità di difficile trattazione. Qualsiasi altro governo e dirigenza di controllo sarebbero stati chiamati a rispondere del proprio operato”.

Insomma solidarietà a chi oggi, secondo Serravezza, si trova a gestire situazioni difficili che si protraggono da anni. “La LILT di Lecce, per le occasioni istituzionali di studio e di lavoro intrattenute con entrambi, conosce il valore intellettuale e le competenze umane e tecniche di ciascuno – conclude Serravezza –  L’opera della Magistratura non potrà che trarre elementi di verità dagli approfondimenti di quanto il fronte politico-amministrativo regionale e l’ente di protezione ambientale hanno espresso nei loro ruoli”.



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