Inquinamento elettromagnetico? Il Noe fa visita agli uffici comunali di Parabita

Sulla vicenda antenne/inquinamento elettromagnetico, il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri vuole vederci chiaro e ha visitato gli uffici comunali di Parabita.

Il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri visita gli uffici comunali di Parabita per chiedere delucidazioni sulla vicenda che vede in primo piano della antenne, causa, a quanto pare, di inquinamento elettromagnetico. Ma le conseguenze avrebbero colpito anche alcuni cittadini di Collepasso. A comunicarlo è il gruppo consiliare "Bene Comune", che definisce Cacciapaglia "un sindaco distratto che dimentica la salute dei suoi cittadini". 

Nella giornata di ieri il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri ha fatto visita agli uffici comunali di Parabita per chiedere informazioni sulla vicenda antenne/inquinamento elettromagnetico. Dopo la denuncia di alcuni cittadini di Collepasso, che lamentano problemi fisici – a loro detta dovuti dalle antenne – qualcosa si inizia a muovere. A comunicarlo tramite una nota stampa pervenutaci in redazione – a firma di Marco Mauro Cataldo del Gruppo Consiliare "Bene Comune" di Parabita. Stando a quanto scritto nel comunicato, pare che le antenne della collina S. Eleuterio, oltre a colpire la comunità di Parabita raggiungerebbero anche i residenti della vicina Collepasso.

A tal proposito, vengono spese parole dure nei confronti del sindaco Alfredo Cacciapaglia, definito da Bene Comune "un sindaco distratto che dimentica la salute dei suoi cittadini". Ma le accuse non si esauriscono qui. "Spende 100mila euro l’anno per pagare il suo stipendio e dei suoi assessori. 80mila euro l’anno per incarichi legali, spesso inutili. Nonostante tutto non trova 8mila euro per finanziare un impianto di monitoraggio continuo dell’inquinamento elettromagnetico sulla nostra comunità.  Oltre al danno la beffa. Infatti, il portale dell’Ente continua imperterrito a pubblicare un inesistente modulo di monitoraggio dei campi elettrici, residuo della passata amministrazione, ovviamente non funzionante perché ormai smantellato".

Tra le pagine del sito, va precisato, compare anche un Assessorato per il risanamento dell’inquinamento elettromagnetico"Ovviamente anche questo inesistente – prosegue la nota – Cacciapaglia sempre più distratto da chissà che cosa? Siamo a completa disposizione delle forze dell’ordine per fornire tutte le indicazioni “interessanti”, che in questi anni abbiamo raccolto sulla questione antenne-Parabita e sottoposto in diverse occasioni all’Arpa Puglia". La collina interessata dalle antenne, continua ad emettere campi elettrici senza che nessuno garantisca che il livello di emissione non superi i 6V/m, sebbene la Regione Puglia abbia stabilito un limite di qualità della vita pari a 3V/mLimite ampiamente superato nel maggio 2011 e certificato dall’Arpa Puglia: 8,31 V/m. "In quell’occasione però – scrivono ancora i Cataldo – il Sindaco Cacciapaglia, pur avendone l’autorità per farlo, non ebbe il coraggio di emettere un’ordinanza nei confronti dei trasgressori. Si sa, la politica (quella che non vogliamo) è forte con i deboli e morbida con i forti!".
"Ci auguriamo che almeno questa volta – concludono – visto che si tratta di vite umane, ci sia una presa di posizione chiara delle autorità competenti. Parabita e la vicina Collepasso non possono continuare a vivere senza un controllo continuo dell’inquinamento. Basta incompetenza e basta omertà". 



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