Jobs act, un emendamento per le nuove assunzioni. Lavori in corso

In Commissione la sottosegretaria al Lavoro, Teresa Bellanova, ha spiegato che il governo agirà per il riordino delle forme contrattuali, in vista della spinta alle nuove assunzioni a tempo indeterminato. La partita si gioca oggi.

Obiettivo lavoro. Il governo si sta attivando per sciogliere i nodi dell’occupazione che negli ultimi mesi ha registrato un segno meno alquanto preoccupante.

E’ stato depositato in commissione Lavoro del Senato l'emendamento d'intesa con il relatore, Maurizio Sacconi. Successivamente si terrà la riunione della maggioranza con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.

Da quanto trapela dalle stanze della politica romana, si intende spingere sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato “a tutele crescenti in relazione all'anzianità di servizio”. Questo il contenuto dell’emendamento presentato dal governo al Jobs act, dove si prevede, tra le altre cose, il riordino delle forme contrattuali che, agli occhi dei più, paiono ad oggi una vera selva in cui prolifera, poi, il lavoro nero.

L’ emendamento, quindi, riscrive l'articolo 4 del Ddl lavoro sui contratti.

Come si legge su Il Sole24ore, il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova ha spiegato, al margine dei lavori in Commissione che “sarà il governo, nell'ambito dell'esercizio della delega a varare i decreti delegati entro il termine di sei mesi dalla data di entrata della presente legge” prevedendo la gradualità delle tutele e il periodo di contratto.
Come scrive il quotidiano economico “con l'emendamento il Governo viene delegato ad emanare, entro sei mesi, un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro”. Il tutto con il solo obiettivo di “rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione”.

"Se il Parlamento fa la delega, il governo eserciterà la delega. Se si impantana, potremmo agire con la decretazione d'urgenza” ha proseguito la sottosegretaria salentina, precisando “ma penso che il Parlamento agirà".

Sfoltire le forme contrattuali e tutelare i lavoratori, quindi. Una sfida importante a cui il governo di Matteo Renzi è chiamato per dimostrare la bontà del suo operato all’arrivo dei suoi 1000 giorni.



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