Elezioni Politiche, fervono i preparativi per la compilazione delle liste. Tutti i salentini in corsa

Tante le richieste di candidatura per andare a Roma, pochi i posti disponibili… tenuto conto delle garanzie che chiedono gli uscenti, delle blindature che spettano ai big e delle legittime aspirazioni di chi tenta il grande balzo dopo aver lavorato sui territori.

Nella strana campagna elettorale seguita alla caduta del Governo Draghi, una campagna elettorale tra pedalò e ombrelloni che porterà gli Italiani al voto il 25 di settembre, crescono le complicazioni dei partiti per la compilazione e la presentazione delle liste. La riduzione dei parlamentari da 945 a 600 (400 alla Camera dei Deputati da 630 e 200 al Senato della Repubblica da 315) sta creando più di qualche problema ai partiti politici.

Tante le richieste di candidatura per andare a Roma, pochi i posti disponibili… tenuto conto delle garanzie che chiedono gli uscenti, delle blindature che spettano ai big e delle legittime aspirazioni di chi tenta il grande balzo dopo aver lavorato bene sul territorio negli ultimi 5 anni. Quello che un tempo sembrava un mantra, ovvero l’apertura alla cosiddetta società civile e al mondo delle professioni, adesso è diventato un motivetto passato di moda. Troppo poche le postazioni in palio rispetto a chi chiede un posto al sole.

Le coalizioni nel frattempo si fanno e si disfano. Complessa al momento appare la situazione del centrosinistra: è vero, l’accordo saltato con Azione di Carlo Calendo ha rimesso in palio posti che sembravano persi, ma la Puglia è la Puglia… e il cosiddetto ‘Sistema Emiliano‘, eterodosso rispetto al centrosinistra nazionale, chiede molta visibilità per i cosiddetti ‘civici’ che al momento si sentono schiacciati e poco considerati dal Partito Democratico. La visita del Governatore e del sindaco De Caro a Enrico Letta non ha sciolto tutti i dubbi, nemmeno quelli relativi alla candidatura del Capo di Gabinetto di Emiliano, il leccese Claudio Stefanazzi.

Ad oggi l’unico sicuro di una candidatura tra i civici sembra essere l’assessore regionale alla formazione professionale Sebastiano Leo. Per gli altri è tutto in alto mare. Il Pd punta molto, invece, sui salentini Dario Stefano e Loredana Capone, uno uscente e l’altra a capo del Consiglio Regionale di Puglia.

Il centrodestra sembra aver recuperato l’antica unità, alla luce del malcontento degli elettori che non stavano capendo più gli eccessivi ‘distinguo’ tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Berlusconi e Salvini hanno digerito pure le aspirazioni di Giorgia Meloni al premierato in caso di attestazione elettorale, come i sondaggi sembrano decretare. I problemi adesso sono tutti interni: chi accontentare nel listino proporzionale e chi candidare nei collegi uninominali di indicazione.

Nel Salento sembrano assodate le candidature di Saverio Congedo per FdI e Roberto Marti per la Lega. Forza Italia sta pensando di ripolverare l’argenteria di casa richiamando in pista l’ex senatore, l’ex deputato, l’ex consigliere regionale e l’ex sindaco di Gallipoli Vincenzo Barba che sarebbe in grado di risvegliare consensi ed entusiasmi in riva allo Jonio e non solo.

Teresa Bellanova avrà certamente un posto importante nel ‘nuovo centro’, il cosiddetto terzo Polo che sta per nascere dopo l’accordo dato per imminente tra Calenda e Renzi.

Nel Movimento 5 Stelle cresce l’attesa per le Parlamentarie ma non mancano i timori per la perdita dei consensi.

Il problema dei problemi, ad oggi, sembra quello di convincere gli indecisi per poi portarli alle urne. Non sarà facile.



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