Gasdotto Tap, lite tra la Ministra Lezzi e il Governatore Emiliano. E volano insulti

Lite tra la Ministra del Sud, Barbara Lezzi e il Presidente, Michele Emiliano. Tutto è nato quando la pentastellata ha bollato come “sceneggiata” la proposta del Governatore di collaborare con Alessandro Di Battista per spostare l’approdo del gasdotto.

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Un incontro a porte chiuse sul progetto del nodo ferroviario di Brindisi si è trasformato in una querelle tra il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e la Ministra per il Sud, Barbara Lezzi, seduti uno accanto all’altro nella conferenza stampa convocata al termine del vertice. Un botta e risposta acceso in cui sono volate parole al vetriolo. Il casus belli? Ancora una volta Tap, il gasdotto della discordia, tornato ad occupare la scena del dibattito politico e pubblico da quando il Capo dello Stato in visita a Baku ha chiuso la partita.

Tutto è nato da una domanda dei giornalisti in sala che hanno chiesto alla pentastellata un commento al post del Governatore, in cui invitava Alessandro di Battista a ‘metterci la faccia’ per spostare insieme l’approdo in una zona non precisata, ma meno turistica e frequentata della bella spiaggia di San Basilio. Una “proposta di collaborazione per trovare una strategia comune” bollata dalla Ministra (che non è stata chiamata in causa) come una «bella sceneggiata».

Il Presidente ha risposto dandole della “maleducata” e chiedendole di “scusarsi per aver portato offesa alla Regione Puglia”, ma la scintilla era ormai scoppiata.

«Alessandro Di Battista è a diversi chilometri da qui e non è al governo» ha replicato piccata la Lezzi, confermando la volontà di bloccare il progetto della multinazionale svizzera. «Abbiamo sempre sostenuto che Tap non è un’opera strategica per il nostro Paese. Quello che ho detto in questo mese e mezzo che siamo al Governo è che quest’opera è vincolata da un trattato internazionale. È una questione complessa da affrontare, non è una barzelletta, non è una chiacchiera, non è un post su Facebook, si deve lavorare molto seriamente».

La risposta di Emiliano

«Capisco che una contestazione possa sconvolgere il Ministro fino al punto da farla andare fuori giri però si dovrà abituare, perché governare significa alle volte anche essere contestati. Il ministro oggi ha offeso la Regione Puglia con “accuse farneticanti”» ha dichiarato il Governatore, accusando la pentastellata di aver reso pubblico un incontro che avrebbe dovuto rimanere riservato.

Apriti cielo! La senatrice, che aveva abbandonato il tavolo, è tornata per continuare la lite con un tono ancor più alto e piccato. «Sono turbata non dalle contestazioni subite, ma dalla scostumatezza istituzionale del presidente Emiliano che è stato accolto da tutti i ministri di questo Governo e che ha preferito bypassarli» tirando in ballo ancora Di Battista.

A quel punto è andata via mentre Emiliano l’ha nuovamente accusata, non solo di avere fatto “una chiassata”, ma anche di avere contraddetto ciò che il presidente della Repubblica aveva detto” su Tap. «Il ministro – ha detto Emiliano – non si rende conto di che cosa ha combinato oggi. Mancare di rispetto al presidente della repubblica in questa maniera così plateale non è consentito neanche ad un ministro inesperto che da poco ha preso le funzioni. Si deve dimettere».

Congedo: “Anche oggi ci riaggiorniamo domani”

«Fumata nera per un Ministro ed un presidente di Regione che si sono incontrati per discutere di questioni importanti per la Puglia e di cui i cittadini aspettano risposte concrete ma che hanno ben pensato di buttarla in caciara, litigando ed insultandosi a vicenda, uno dei due addirittura lasciando la conferenza stampa. Senza dubbio un siparietto non all’altezza dei ruoli e delle cariche che entrambi rivestono. Sulla vicenda Tap, come sul resto delle tematiche sensibili per la Puglia – ha dichiarato Erio Congedo, consigliere regionale Fratelli d’Italia – si continua a procedere per slogan, ma la campagna elettorale è finita e per fortuna questo i cittadini lo sanno».



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