“La festa delle Radici, del dialogo e della democrazia trasloca e si trasferisce da Lecce a Squinzano per costruire corpo a corpo, come nello stile delle Sardine, quel rapporto tra le persone che è l’unica leva possibile contro populismi, la strumentalizzazione politica e il ristagno della ragione”, con queste parole Isabella Capozzi, referente delle Sardine, annuncia che il movimento “ittico” il suo corpo a corpo con l’ex Ministro dell’Interno lo proseguirà, eccome, spostandosi, quindi, il 19 febbraio, dalla piazza principale del capoluogo, Piazza S. Oronzo, a Piazza Plebiscito a Squinzano, in occasione dell’arrivo del leader del “Carroccio”, nella cittadina del Nord Salento.
Squinzano, insomma, sarà il vero e proprio centro di uno dei duelli politici più attesi del momento, quello tra Salvini e le sardine che vogliono marcarlo stretto su tutto il territorio nazionale, provando a ripetere la fortunata esperienza emiliano-romagnola.
Aveva, infatti, sorpreso la scelta del segretario della Lega di svolgere la sua visita in provincia di Lecce, non nella “Capitale del Barocco”, bensì a Squinzano, in una cooperativa olearia simbolo della crisi del comparto olivicolo messo in ginocchio dalla xylella, per la cui situazione nel centrodestra attribuiscono pesanti responsabilità al Governatore Michele Emiliano.
Sembrava, quindi, che dovesse scongiurarsi il confronto di piazza con il movimento di Mattia Sartori che, invece, aveva confermato lecce come sede della sua manifestazione.
Colpo di scena, invece!!! Lecce viene abbandonata anche dalle sardine che virano verso Squinzano.
“Molti cittadini di Squinzano ci hanno contattato in queste ultime ore – prosegue Capozzi. Temono che la loro cittadina, le vicende di una agricoltura in ginocchio e di una comunità pressata tra la disoccupazione giovanile e un disavanzo storico, siano la clava che il segretario Salvini utilizzerà per avviare la sua campagna elettorale in Puglia, nel segno della rabbia, dell’isolamento e della frustrazione.
Avevamo detto che non avremmo inseguito Salvini nel suo peregrinare, ma se una comunità chiede aiuto il dovere delle Sardine è quello di accorrere come fa un banco in mezzo al mare, di fronte ad un pericolo imminente”.
E giacché siamo in tema di olivicoltura, accoglieranno il “Capitano” con un ramoscello di ulivo, sottolineando che a Squinzano a confrontarsi saranno due diverse idee di Italia: da un lato i sovranisti e dall’altro chi ritiene di avere il dovere civico di ritornare nelle piazze con un libro e con la Costituzione.
“Una provocazione”, invece, per molti sostenitori della Lega che avevano gradito la scelta squinzanese per evitare inutili contrapposizioni e strumentalizzazioni.
“La Puglia si difende da sola e si farà voce in piazza per tracciare le priorità e rilanciare sulle visioni. Ci saranno tutte le Sardine pugliesi che hanno contribuito in queste settimane a costruire l’architrave di proposte da presentare al Presidente del Consiglio e che a Roma hanno incontrato il Ministro Provenzano e il Ministro Boccia portando la voce della Puglia. Da Roma al Salento – concludono le sardine – con le criticità che a Sud si chiamano lavoro, infrastrutture, infiltrazioni mafiose, scarsa spesa dei fondi strutturali, salute, divari territoriali in istruzione, spopolamento e agricoltura”.
