Con l’arrivo di Salvini le Sardine virano a Sud. Appuntamento a Lecce per “restituire dignità al Meridione”

Attesa per il 19 febbraio anche una delegazione da Roma. La mobilitazione nel giorno in cui il leader della Lega potrebbe essere in città.

Ripartire dalle piazze per mostrarsi uniti e proporre un’alternativa al sovranismo. È l’appello lanciato dal movimento delle Sardine dopo gli screzi seguiti alla mobilitazione di Bologna e alla successiva vittoria di Stefano Bonaccini alle regionali emiliano – romagnole. Rientrate le polemiche della sardina Stephen Ogongo con la dissociazione del gruppo romano e la solidarietà espressa nei confronti dei fondatori bolognesi, le Sardine tornano a manifestare con la chiamata alla responsabilità delle forze di sinistra da mobilitare in un tour che giungerà sino a Lecce.

L’evento denominato “Radici” si terrà in piazza Sant’Oronzo a partire dalle 18.30 del 19 febbraio, giorno che potrebbe vedere anche la presenza nel capoluogo salentino del leader della Lega Matteo Salvini, impegnato nel “Giro d’Italia” in vista delle prossime regionali. Ma la concomitanza non è da intendere come uno scontro frontale: “Non sarà una manifestazione contro ma per la coerenza e la dignità del meridione, precisano con un post sulle pagine social.

L’aggregazione sociale e la costruzione identitaria sono le parole d’ordine lanciate dal movimento, che intende fare della tappa salentina una festa intrisa delle suggestioni tipicamente meridionali, “perché a Sud – scrivono – le feste sono diventate anche un modo per tenersi, per appartenersi, per riconoscersi, incarnano l’urgenza, propria soprattutto della cultura contadina, di denunciare la miseria e di soddisfare i propri bisogni. Perché in un periodo storico dove si dà sempre meno importanza ai valori, dove crescono grandi metropoli e agglomerati urbani, in cui è sempre più difficile trovare momenti per distaccarsi dal caos e dalla meccanica routine delle giornate, sono innanzitutto una grande occasione per ricordarci chi siamo e da dove veniamo, per tornare a vivere lo spirito della festa non più da semplici spettatori ma da protagonisti”.

L’identità, come forma di tutela da “una società senza attori, senza principi morali e senza basi istituzionali”, necessaria per rilanciare le tematiche del lavoro, delle infrastrutture e delle infiltrazioni mafiose, considerate dal gruppo tra le priorità della Regione. Dopo il 16 febbraio, giorno della manifestazione nella Capitale, le Sardine si trasferiranno a Napoli il 18 febbraio e poi a Taranto la mattina del 19 prima della reunion a Lecce, in una tappa che chiuderà la staffetta e vedrà la presenza di una delegazione romana cui non si esclude possano aggiungersi anche gli operai della Whirpool di Napoli e uno dei fondatori del movimento, Mattia Santori.



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