“Si passa da destra a sinistra senza motivo, non ci sto”. Paola Bruno lascia l’Udc

Che l’ex commissario cittadino fosse in rotta di collisione con il partito lo si era capito all’indomani della nomina di Gianluca De Leo a capo della segreteria Leccese. Le ragioni di Paola Bruno raccontate in un duro post su Facebook.

Paola-Bruno

Lascia l’Udc Paola Bruno, fino a qualche giorno fa coordinatore cittadino dello scudocrociato, ma sostituita dai vertici con Gianluca De Leo in una operazione che riporta il partito nell’alveo del centrosinistra, dopo la corsa finita male nel contenitore fittiano di centrodestra.

Con fierezza, dote che fa parte del suo carattere, non sbatte la porta, ma certamente la chiude alle sue spalle con un ragionamento che sembra non fare una piega: «È impossibile fare un viaggio e arrivare a destinazione se si cambia continuamente binario. Senza il rispetto per i “soldati” che hanno corso, esiste solo uno sbarellamento da destra a sinistra e poi ancora a destra, che nulla ha a che fare con un programma o con una visione politica». 

L’accusa a Totò Ruggeri è fin troppo chiara: se la linea è ondivaga, poiché fa comodo solo a qualcuno che lo sia, come possono sul territorio impegnarsi allo spasimo coloro che hanno un ruolo nel partito per convincere i cittadini della bontà delle proprie posizioni?

Certo, in tempi in cui ai partiti non si può chiedere troppa coerenza non è stato facile per i militanti che appoggiavano a Lecce Carlo Salvemini e Alessandro Delli Noci, impegnarsi per la candidatura di Antonio Raone, uomo di centrodestra. Il tutto in un quadro in cui il deux ex machina del partito – Totò Ruggeri – ha sostituito il compianto Salvatore Negro nella giunta di Michele Emiliano.

Un puzzle di posizioni personali più che politiche da cui è difficile districarsi e che per questo motivo diventa difficile anche raccontare. Ma tant’è Paola Bruno, sgombera il campo da ogni titubanza, e lascia il posto libero. Cosa che del resto era risultata chiara nel momento in cui era stato scelto De Leo per ripartire dallo scudocrociato leccese.

«Finché ogni scelta sarà condizionata da logiche legate alle poltrone e giustificata con qualunque tipo di pretesto, il voto andrà nella direzione opposta, come già si è visto. Ritengo conclusa la mia esperienza all’interno del partito, ma ho ancora fiducia nella buona politica e sarò sempre pronta a dare il mio contributo, anche esterno, per le buone cause, sperando che restino le stesse anche dopo il voto» ha dichiarato.



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