Caos nel centrodestra. La compagine capitanata da Silvio Berlusconi è ancora lontana dal chiudere il cerchio dei candidati alla Camera e al Senato. Comunque si concluda la partita, resteranno i malumori dovuti alle esclusioni giocoforza imposte dalla legge elettorale. Il primo a non digerire le scelte del partito è stato Paolo Pagliaro che aveva criticato la sua esclusione dal listino proporzionale, sostenendo la mancanza di radicamento nel territorio dei candidati individuati.
Poco dopo è un altro Paolo eccellente a esprimere il suo disappunto per ciò che accadeva nel centrodestra. Una “contrarietà” alla linea adottata che – secondo voci sempre più insistenti – sembra sia sfociata in una rottura definitiva. O quasi. Perrone, insomma, avrebbe lasciato Fitto e Direzione Italia per abbracciare Giorgia Meloni e il partito in cui milita il cognato, Erio Congedo candidato a Lecce nel collegio uninominale.
Problemi anche in casa Lega, dove sembra stia traballando la candidatura di Andrea Caroppo nel collegio Nardò-Gallipoli-Maglie. Il consigliere regionale pagherebbe quello che viene definito come un inciucio con l’assessora Sodero della giunta Mellone.
