Pd, al via la fase rinnovo delle Amministrazioni comunali

Dopo l’estenuante periodo congressuale, il Partito Democratico si dedica al rinnovo delle Amministrazioni comunale salentine. L’impegno è¨ cominciato per cercare di ringiovanire la classe politica.

Nella prossima primavera in provincia di Lecce, il Partito Democratico rinnoverà ventinove Amministrazioni comunali. Chiusa la lunga fase congressuale, l’attenzione del Pd non poteva che concentrarsi su queste importanti scadenze, anche perché il partito di centro sinistra è al governo, a vario titolo, in dieci di questi Comuni.

Al termine della tornata amministrativa il giudizio non potrà essere fondato esclusivamente sul dato numerico, concentrando il giudizio sulla base di un saldo attivo o passivo, ma dovrà tenere conto del recupero del rapporto con il territorio, obiettivo da perseguire sin da ora.

Queste le parole del Responsabile provinciale degli Enti locali, Mauro Maggio: “il tempo a nostra disposizione non è molto. Abbiamo iniziato, insieme al Segretario provinciale Salvatore Piconese, un lavoro di ascolto e di supporto dei circoli, programmando una serie di incontri con i dirigenti locali, avviando un percorso che ci consenta di essere pronti per l’appuntamento elettorale. Un confronto in cui sarà fondamentale coinvolgere le più importanti figure istituzionali del nostro Partito”.

Maggio, poi, continua: “Un politico pensa alle prossime elezioni, uno statista pensa alle prossime generazioni, diceva De Gasperi; senza scomodare citazioni illustri e senza alcuna presunzione di appartenere alla seconda categoria piuttosto che alla prima, l'obiettivo che il PD Salentino si prefigge in questa tornata elettorale è duplice. Innanzitutto, riannodare i fili di un percorso interrotto che vedeva il centrosinistra leccese alla guida della provincia e di buona parte dei suoi comuni, allargando il consenso e la partecipazione a tutte le forze politiche e alle forme associative che, anche a seguito della recente diaspora avvenuta nel campo del centrodestra, non si riconoscano più nell’originario schema fittiano-berlusconiano”.

Il comunicato, infine, si conclude in questo modo: “E poi, mettere in campo una nuova generazione di amministratori, lanciando una classe dirigente di trentenni e quarantenni, in linea con quanto avvenuto a livello nazionale ed in linea con la richiesta di rinnovvamento espressa dal voto delle Primarie dell’8 dicembre”.



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