Perrone dà la sua versione sui conti del Comune e stoppa il ritorno di Delli Noci, “È il Vicesindaco di una Giunta di centrosinistra”

Con una conferenza stampa svoltasi questa mattina l’ex Primo Cittadino parla delle voci rincorsesi negli ultimi periodi circa una situazione di dissesto e si dice contrario al rientro del suo ex Assessore nelle file del centrodestra.

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“Non c’è alcun pericolo di pre-dissesto, bisogna gestire alcune criticità, innanzitutto quella della liquidità segnalata dalla Corte dei Conti e che, purtroppo, in questi 15 mesi di conduzione dell’Amministrazione di centrosinistra sono peggiorate”, con queste parole l’ex Sindaco del capoluogo, Paolo Perrone, commenta le voci rincorsesi sugli organi di stampa nell’ultimo periodo riguardo la situazione finanziaria del Comune di Lecce descritta in alcuni casi sull’orlo del collasso.

“Richiamo tutti a una presa di responsabilità, perché dare notizia di un Comune sull’orlo del dissesto – questo non è un appunto che faccio al Sindaco, bensì, a qualche amministratore a lui vicino – di una perdita di trenta milioni l’anno non rende un buon servizio all’istituzione Comune e ai cittadini, in quanto ci sono organismi di controllo, finanziatori e fornitori che ci guardano e quindi dipingere la situazione più nera di quella che è solo a fini politici e ripeto non è un appunto che faccio a Salvemini ma ai suoi amici politici, purtroppo, è molto rischioso per tutti. Per la città soprattutto”.

L’ultimatum lanciato da “Prima Lecce”

“I tre consiglieri ‘stampella’  sono pronti a staccare la spina al Primo Cittadino? Io sono sempre stato pronto a far cadere il Governo di Lecce, ma non per uno spirito di rivalsa, ma perché sono fermamente convinto che questa Giunta non stia facendo bene e che anche Carlo Salvemini, avendo una situazione politica sempre traballante non riesca come vorrebbe e come io cittadino del capoluogo mi auspicherei riuscisse a fare, a svolgere il suo mandato nel migliore dei modi. Ho visto che i tre componenti di ‘Prima Lecce’ hanno lanciato un ultimatum, aspettiamo di vedere la proposta che il Sindaco farà con il Piano e con gli equilibri di bilancio e se la posizione dei tre consiglieri dovesse rimanere di contrasto è chiaro che si prospetterebbe tutte le ragioni per poter dire basta a questa esperienza. Per quel che mi riguarda se ci fossero 17 Paolo Perrone il Primo Cittadino non starebbe in sella già da un po’”.

Il Commissario Prefettizio

“L’arrivo di un Commissario Prefettizio non sarebbe un rischio per quel che riguarda la gestione del bilancio, potrebbe essere rischioso in termini di attenzione alle questioni che un gestore esterno non ha a cuore come un rappresentante del popolo. A ogni modo si tratterebbe di un’Amministrazione Prefettizia della durata di qualche mese che poi lascerebbe il posto a un governo politico che mi auguro possa guidare questa città nella pienezza del mandato, cosa che all’attuale Primo Cittadino non è mai accaduta. È stato eletto in una minoranza, poi diventata per un breve periodo maggioranza, ma ‘Sub Judice’, mentre oggi è… il sottoscritto ha amministrato con dieci consiglieri di maggioranza e assicuro che era difficile, figuriamoci quando sono due/tre e neanche tanto convinti e questo non fa il bene di Carlo Salvemini e della città, perché ammesso che le sue ‘ricette’ che io contesto da un punto di vista ideologico siano buone non sarebbe in grado di metterle in pratica con una maggioranza così stentata.

Ritornando all’arrivo del Commissario non è questa ipotesi che mi spaventa in primo luogo perché i conti non sono conti da dissesto e per i quali bisogna solo dare vita a una serie di interventi per migliorarne la liquidità e poi in quanto si aprirebbero le finestre, per usare uno slogan dei miei avversari, a un’Amministrazione nella pienezza del proprio mandato che sia di centrodestra o centrosinistra, cosa che purtroppo oggi non c’è”.

Lo stop al ritorno di Delli Noci

“Ho letto il documento di Delli Noci per quel che riguarda la Lupiae Servizi in cui si prospetta il salvataggio facendole compiere la riscossione o la gestione degli impianti di rifiuti e dico che a ora non ci sono le professionalità per farlo, quindi li ritengo concetti buttati lì tanto per dire una cosa.

Per quel che riguarda il punto di vista politico Alessandro Delli Noci fa il vicesindaco in un’Amministrazione di centrosinistra e non lo vedo proprio nel centrodestra. Almeno non mi sembra che alcuno possa congetturare un suo ingresso nel centrodestra. Stiamo parlando, ripeto, un amministratore che fa il vicesindaco nel centrosinistra, poi, tutto può accadere. Personalmente sono nato nel centrodestra e morirò in questa coalizione, è una questione di dignità.

Qualcuno può darsi che sia nato nel centrodestra, per passare nel centrosinistra, ritornare nel centrodestra e ripassare nel centrosinistra o da qualche altra parte attraverso una sorta di ping-pong, di Tiki Taka o di porte girevoli all’ingresso degli alberghi e di questo ognuno dovrà dare conto alla sua coscienza e ai suoi elettori”.



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