“È un momento difficile, ma non per l’inchiesta”. Il post di Paolo Perrone per la mamma che sta male

L’ex primo cittadino Paolo Perrone ha voluto condividere su facebook il momento difficile che sta attraversando. Non per le ultime notizie che lo riguardano, ma per la salute della mamma

«Non nascondo che per me questi sono momenti molto difficili e non per le ultime notizie di stampa che mi riguardano. Le cui vicende descritte mi lasciano assolutamente sereno, ma per motivi strettamente personali».
Inizia con queste parole il lungo post dell’ex sindaco di Lecce, Paolo Perrone che ha voluto condividere, sulla sua pagina Facebook, l’ansia e la preoccupazione avvertite negli ultimi giorni per motivi che nulla hanno a che fare con  l’inchiesta bis sulle case popolari in cui risulta indagato insieme ad Adriana Poli Bortone.

«Mia madre è stata colpita due settimane fa da un grave malore. Due settimane – si legge – nelle quali, insieme a lei, con i miei familiari abbiamo attraversato i reparti del pronto soccorso, neuroradiologia, neurochirurgia, e riabilitazione del Vito Fazzi».

Un pensiero per dire grazie al personale del nosocomio salentino che ha aiutato sua mamma , ma anche alle altre persone i cui cari stanno attraversando un momento difficile. E sono tante.

«Mi sento oggi di dire un grazie di cuore agli uomini e alle donne che lavorano in quei reparti per la competenza e la sensibilità con cui hanno assistito mia madre. Abbiamo trovato professionalità, spirito di servizio e, soprattutto, grande e umano rispetto nei confronti della sofferenza di pazienti e familiari. Voglio anche stringere in un grande, ideale, abbraccio tutte le persone che ho conosciuto in questi giorni nelle sale d’attesa di quei reparti, come noi disperatamente in attesa di qualche piccola buona notizia che potesse alimentare la speranza; nulla rende vicini come la sofferenza condivisa».

«In bocca al lupo mamma per la tua lunga e difficile guarigione! E in bocca al lupo – conclude l’ex primo cittadino –  alle altre madri, ai padri, ai figli, ai fratelli, agli amici che senza averli mai incontrati prima d’ora sono diventati madri, padri ,figli, fratelli, amici anche miei per averli riconosciuti negli occhi di coloro che in questi giorni accanto a me aspettavano, pregavano, speravano… ».



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