Povero Emiliano. E adesso provate a sfilargli anche la Regione

Mentre nel centrodestra si cincischia e si gigioneggia, nel Pd si decide a colpi di scelte renziane. Ma la scure del Premier in Puglia colpisce sempre in una sola direzione: sua vittima preferita sembra essere il Sindaco di Bari

L’immagine che ne esce potrebbe anche essere abbastanza chiara: un Partito Democratico più rinnovato, ma meno forte, una Forza Italia meno rinnovata, ma più radicata con tutti i vecchi big in lista. Questa la fotografia che a pochi giorni dalla presentazione delle liste per le elezioni europee viene fuori. Almeno nella Circoscrizione Sud.

Mentre Berlusconi non è riuscito ad imporsi con quei big che non voleva si candidassero per evitare la loro conta il giorno dopo i risultati elettorali, creando ancora più problemi di unità ad un partito che sembra aver perso il collante dei tempi migliori, Renzi, da par suo, è partito in quarta e ha candidato cinque donne nel ruolo di capolista. Per alcuni una grande conquista nella battaglia verso la parità di genere, per altri una trovata demagogica che indebolisce il partito.

Vittima preferita dell’azionismo dell’ex Primo cittadino di Firenze sembra essere Michele Emiliano, Sindaco uscente di Bari e uomo sempre disposto a scendere in campo in tutte le competizioni. Ma il premier, ultimamente, l’ha snobbato in più di una circostanza. Prima gli ha fatto credere che c’era posto per lui nella rosa dei ministri o in quella dei sottosegretari (salvo chiamarlo in giorno della presentazione della squadra di Governo per chiedergli di fare un passo indietro per il bene del Partito Democratico). Poi gli ha promesso la guida della lista dei Democratici per la Circoscrizione Sud (e il generoso Michele ha immediatamente risposto “obbedisco” con un post che, ormai, fa il giro della rete alla stessa velocità del tweet  #enricostaisereno, con cui Matteo tranquillizzo l’allora Presidente del Consiglio prima di sgambettarlo), inutile ricordare che in tutte e due le occasioni Renzi non ha mantenuto la parola data ad Emiliano e, il Primo Cittadino del capoluogo pugliese, dopo il no ricevuto alla sua disponibilità a far parte dell’Esecutivo, dopo il no ricevuto alla sua disponibilità a guidare il partito nella circoscrizione meridionale, ha deciso di annunciare a tutti la sua certa e solitaria candidatura a Governatore della Regione Puglia nel 2015.

Fino ad allora non sappiamo che cosa Renzi potrà inventarsi per fermare l’ex magistrato (magari proverà a far passare l’abolizione delle regioni…), ma una cosa sembra certa: il candidato a succedere a Vendola, per il Pd, proverrà dalla terra di Bari. Cosa farà Raffaele Fitto: continuerà a proporre salentini, a rischio di vedersi ripudiato da chi, nel capoluogo di regione pensa che adesso in Forza Italia sia giunto il turno per la candidatura di un barese o comunque di un non salentino?